Bolzano: Servillo interpreta Stravinskij
Un evento speciale, frutto della collaborazione tra la Fondazione Haydn e il Teatro Stabile di Bolzano, porterà per la prima volta sul palco del Teatro Comunale una delle opere più intense del Novecento: Oedipus Rex di Igor Stravinskij. Ospite d’onore sarà Toni Servillo, maestro del teatro e volto noto del grande schermo, che nell’ultima edizione della Mostra del Cinema di Venezia è stato premiato con la Coppa Volpi.
Martedì 7 ottobre 2025 alle ore 19.00, in replica giovedì 9 ottobre alle ore 20.30, venerdì 10 e sabato 11 ottobre alle ore 19.00, e domenica 12 ottobre h. 16.00, il grande attore napoletano metterà la sua voce inconfondibile al servizio delle tragiche vicende di Edipo. L’evento porterà così in scena il mito greco nella particolare visione di Stravinskij, riadattato in francese dall’amico poeta Jean Cocteau, tradotto poi in latino come fosse un’opera sacra, in un’audace forma tra opera e Oratorio, con l’intento di condurre l’ascoltatore verso una concentrata fissità drammatica. Per l’occasione l’Orchestra Haydn sarà diretta da Donato Renzetti, tra i più importanti e stimati direttori d’orchestra della scuola italiana, e si unirà all’Ensemble Vocale Continuum guidato da Luigi Azzolini. Oltre a Toni Servillo nel ruolo di narratore, il cast comprenderà figure di spicco del panorama vocale internazionale, come il tenore danese Magnus Vigilius (Oedipus), il contralto tedesco Katharina Magiera (Jocaste), il tenore Saverio Fiore (le berger), il basso neozelandese Anthony Robin Schneider (Tiresias) e il baritono polacco Mateusz Ługowski (le messager).
Esule russo in Francia dal 1920, Stravinskij sentiva da anni il desiderio di comporre un lavoro drammatico di vaste proporzioni su un soggetto antico e universalmente noto, d’intonazione tragica. Optò così per Oedipus Rex. L’opera avrebbe dovuto fondarsi sulla convenzione, come una natura morta: «Desideravo lasciare la tragedia – sottolineò il compositore russo –, come tragedia, dietro l’opera. Pensavo di distillarne con ciò l’essenza drammatica per essere libero di concentrare maggiormente l’attenzione su di una drammatizzazione puramente musicale».
Per il libretto, Stravinsky decise di affidarsi a Jean Cocteau, di cui era amico fin dai tempi delle prime stagioni parigine dei Ballets Russes. Il compositore aveva idee molto precise sulla messa in scena della sua opera. Voleva assolutamente che ci fosse sul palcoscenico solo il minimo indispensabile di azione. Una volta pronto, il libretto venne consegnato a padre Jean Daniélou perché lo traducesse in latino: scelta linguistica che aveva il grande vantaggio di offrirgli «un mezzo espressivo non morto, ma pietrificato e divenuto così monumentale da essere immune da tutti i rischi di scadimento nella volgarità».
La composizione musicale ebbe inizio l’11 gennaio 1926 e proseguì con qualche interruzione nei mesi successivi, per essere completata il 14 marzo 1927. La prima esecuzione assoluta ebbe luogo al Théàtre Sarah Bernhardt di Parigi il 30 maggio 1927 sotto la direzione del compositore, ma in forma di concerto nell’ambito dei Ballets Russes di Djagilev, per festeggiare il ventesimo anniversario della sua attività teatrale. Il lavoro non suscitò grande impressione, e fu eseguito tre volte, poi più.
Oedipus Rex si compone di due atti, preceduti da un Prologo parlato e seguiti da un Epilogo. Nel passaggio dalla fonte al libretto sono mantenuti i nodi essenziali della tragedia di Sofocle, ma le funzioni drammatiche sono in larga misura modificate e talvolta addirittura ribaltate: alcune parti sono drasticamente eliminate e altre che nella tragedia sono affidate a singoli personaggi vengono trasferite al coro che, nell’Oedipus Rex, impiega le sole voci maschili, assume un ruolo decisamente attivo, e più nel senso di un Oratorio che di un’opera.
Mercoledì 8 ottobre alle ore 19.00 nella Sala Grande del Teatro Comunale il pubblico avrà la possibilità di partecipare al dialogo tra Toni Servillo e il Direttore d’orchestra Donato Renzetti. L’incontro, moderato dal Direttore della Sede RAI di Bolzano Paolo Mazzucato, è a ingresso libero e gratuito.
INFORMAZIONI
Maggiori informazioni e biglietti sul sito www.haydn.it




Lascia un Commento
Vuoi partecipare alla discussione?Sentitevi liberi di contribuire!