Luca_Salsi

Rivedere il pubblico in sala – è stato venduto il numero massimo di biglietti permesso dalle attuali norme – è pura emozione e il sentimento si amplifica se i palchi e le gallerie vedono la presenza di soli Millennials, ovvero di ragazzi dai 18 ai 30 anni ai quali il teatro ha scelto, con gesto più che simbolico, di riservare in esclusiva l’ingresso.

Mozart senza bufale nella nuova biografia documentaria curata da Marco Murara

Non per caso, invece, il momento più convincente dello spettacolo – ovvero del film – si ha nella prima parte del secondo atto, che poi è il cuore drammaturgico-musicale dell’opera, con il duetto fra Germont e Violetta.

Vittorio_Prato

Ci pensa Vittorio Prato – con l’apporto insostituibile del mai abbastanza lodato Vincenzo Scalera – a ristabilire la verità collocando Tosti al posto gli spetta nel panorama musicale europeo della seconda metà dell’Ottocento attraverso il cd “Songs from far away” pubblicato dalla Illiria.

Tutto sembra già compiuto nella visione dei registi, ogni cosa è scritta e definita, eppure l’indefinitezza, lo sfuggevole restano in agguato nell’ombra per rivelarsi a tratti.

In tutto adeguata all’eleganza dello spettacolo la resa musicale. Alla testa degli archi dell’orchestra areniana – strumenti moderni ma un’evidente attenzione per le coordinate di un’esecuzione “storicamente avvertita” […]

Lo spettacolo di Lione era affidato alla Fura dels Baus. Àlex Ollé ha realizzato una regia raffinata, che lavora sugli elementi di simbolismo attraverso un immaginario elegante, da un lato quasi razionalistico negli arredi, dall’altro indefinito e senza tempo […]

Bruno Maderna

Certamente gli sarebbe piaciuta l’assai esauriente biografia Mario Baroni e Rossana Dalmonte, ovvero i due musicologi che della conservazione e diffusione dell’opera del compositore veneziano hanno fatto una vera missione.

Appare sempre più evidente che quando saremo davvero fuori dall’incubo, quel giorno da radioso potrebbe diventare “grigio” se nel nome dell’esaltante quanto imprescindibile ascolto in presenza, sfortunatamente venisse chiuso o ridotto a “gocciolare” il prodigioso, miracoloso rubinetto degli streaming.

Personaggio formidabile Pauline Viardot, alla quale il Palazzetto Bru Zane ha dedicato il concerto in streaming – visibile su Bru Zane Replay – in occasione della Giornata internazionale dei Diritti delle Donne.

Nei due titoli dello spettacolo, la rarità era costituita dallo “Scherzo comico” Il parlatore eterno, vero e proprio “divertissement” firmato nel 1873 da Amilcare Ponchielli in coppia con il librettista Antonio Ghislanzoni, che un paio di anni prima aveva dato a Verdi il testo di Aida. In tempi moderni, risulta che l’operina sia stata rappresentata soltanto un’altra volta, nel 2006.

Giorgio_Berrugi

L’ottimo accordo tra la mise-en-espace di Ludovico Rajata e la regia televisiva di Antonio Di Giovanni – cui si affianca la tutt’altro che secondaria regia audio di Manfredi Clemente – permette di dare vita ad uno spettacolo perfettamente godibile anche nell’ambito della bidimensionalità imposta dallo streaming […]

Questo concerto non avevo in progetto di recensirlo, ma ci sono volte in cui l’urgenza di comunicare, di condividere ti fa uscire da una sala pensando: «Devo scriverne, bisogna che si sappia che questa cosa è avvenuta»

Carmela_Remigio

L’ultraterrenità di Mahler è tragica e terrificante; Vita celestiale? Sì, ma quella di una dimensione che tutto è fuorché idilliaca, rappresentazione plastica di una realtà “altra” ma infinitamente più inquietante di quella “vera”, in una distopia crescente e via via sempre più inquietante.