Programma monografico quello eseguito dal violoncellista Mario Brunello lo scorso 24 ottobre presso la Sala Greppi di Bergamo. La figura paterna del grande Johann Sebastian Bach è protagonista assoluta tramite la selezione di quattro composizioni fra le Suites, le Sonate e le Partite per violoncello solo.

Daniel Harding

E il concerto bipartito di Udine ne ha messo in rilievo il grande affiatamento capace di cavalcare l’onda popolaresca e i ritmi travolgenti delle danze che aprivano il programma, per poi concentrarsi sull’esuberanza, la serena spigliatezza e la giocosità che Brahms esibisce nella sua Sinfonia n. 2.

Francesco Meli

A volte ci vuole coraggio. Ci vuole coraggio a provare a fare uscire il mondo della lirica dai sentieri riconosciuti e anche troppo battuti, a volte un po’ logorati dal tempo e dalle intemperie.

Robert Carsen

Eppure la Traviata in Fenice è qualcosa che va visto almeno una volta, che va goduto prima che ben nota regia di Carsen (che si sta ormai avvicinando all’età in cui potrà prendersi la patente e sgommare lungo le calli veneziane) venga definitivamente accantonata. Cosa che, suppongo, succederà prima o poi.

Patrizio Castiglia

Rielaborare un classico non è impresa semplice, soprattutto se si tratta di una favola; si rischia di cadere nel banale o di travisare il messaggio.

Non è questo il caso de “I tre porcellini e il lupo che aveva perso il vizio”, scritta, o meglio ri-scritta, dal compositore e violinista Patrizio Castiglia e prodotto CFCM di Vinci in collaborazione con l’AGIMUS di Firenze.

Dal suo debutto viennese nel febbraio del 1792, Il matrimonio segreto di Domenico Cimarosa ha avuto largo, a volte larghissimo successo un po’ dappertutto nel mondo, salvo conoscere un notevole appannamento nella seconda metà del Novecento.

Paolo Fantin

Continua la fortunata collaborazione tra il regista italiano Damiano Micheletto ed il Covent Garden, con la messa in scena questa volta di un innovativo Don Pasquale di Gaetano Donizetti a Londra.

Teatro Massimo

Da Monteverdi a Bowie, passando per Schubert, Hahn e le melodie popolari svedesi; così Anne Sophie von Otter – audacemente in viola – ha trasformato la platea e i palchi del Teatro Massimo in un salotto […]

Veronica Narini

In un coté di generale noia, l’idea più carina è stato il temporale inscenato in sala (rumori e luci di un certo effetto) nell’ultimo cambio di scena che sembrava contenere una citazione pop con retrogusto di nostalgia.

Con il Teatro Olimpico, suo ultimo progetto, Andrea Palladio volle restituire alla sua Vicenza in forma stabile uno degli edifici simbolo della tradizione culturale classica. Allo stesso modo Iván Fischer si avventura in un progetto analogo: ricostruire il finale “dionisiaco” originale della favola d’Orfeo di Claudio Monteverdi.

La redenzione attraverso un atto di bontà è il fulcro delle peregrinazioni della Peri […] che dovrà essere esibito all’angelo guardiano delle porte celesti e chiave per poter entrare a far parte della schiera dei beati.

Torna alla Scala, dopo la prima assoluta del 2011, Quartett, opera in tredici scene di Luca Francesconi. Un compositore colto e intrigante, un testo in inglese ispirato alle trasgressive Laisons di De Laclos, due personaggi, la loro psiche, le loro perversioni, una scena claustrofobica, […]

Magdalena Kožená, Simon Rattle

Sotto le battenti piogge milanesi, si è tenuto il 20 ottobre alla Scala il concerto straordinario del mezzosoprano Magdalena Kožená e del direttore Sir Simon Rattle, accompagnati da un quintetto di solisti […]

Vent’anni dopo, ancora e sempre Arcangelo Corelli. I Musicali Affetti celebrano il loro bell’anniversario tondo ritornando nello storico palazzo vicentino da cui presero le mosse all’inizio dell’estate del 1999.

Il decennio che porta dal 1750 al 1760 è un periodo abbastanza cruciale per quel riguarda lo stile classico. La produzione musicale comincia ad assumere i tratti caratteristici, uscendo sempre più dai canoni barocchi.