CD: a Ludwig le sue Serenate, la dedica del Flute Chamber Music
Se quest’anno per ovvi motivi non lo si è potuto celebrare con concerti dal vivo, cancellata la buona parte degli innumerevoli concerti in programma e stagioni a lui dedicate, la produzione discografica di contro e a difesa, ha tenuto alto il suo nome e la sua arte con l’uscita di centinaia di dischi, tra edizioni storiche e nuove. Una memoria digitale e auditiva che copre tutta la sua opera, arricchita da nuove interpretazioni. Di chi parlo, se non di Ludwig Van Beethoven.
Tra i dischi premiati sul suo conto, entrato ben presto nei best-seller Naxos, c’è “Serenade for Ludwig” (Dynamic, CDS7886, 2020) del Flute Chamber Music, una riconosciuta formazione composta dalla flautista Luisa Sello, dal pianista e mentore Bruno Canino, dalla violinista Myriam Dal Don e dalla violista Giuseppe Mari. In formazione variabile, hanno dedicato con classe e raffinatezza le loro attenzioni a parte di quella produzione ingiustamente definita, e per convenzione, “minore” del nostro genio sordo: le Serenate. In particolare la Serenata op. 41 in re maggiore per flauto e pianoforte e la Serenata op. 25 in re maggiore per flauto, violino e viola, alternate nel disco alla versione del flautista, “inventore” del flauto moderno Theobald Boehm, dell’Adagio dal secondo movimento del Concerto per pianoforte e orchestra op. 15 n. 1.
Il disco piace, non solo perché conferma l’intesa tra le varie formazioni, per un programma che in prima e seconda parte vede interprete un duo assodato, Luisa Sello e Bruno Canino, coppia musicale che da tempo si prodiga in seguiti ed applauditi concerti, per ascoltare nel finale la formazione allargata, composta oltre che dal flauto, dagli archi puntuali ed espressivi di Dal Don e Mari. Piace oltremodo il disco perché offre, tra i vari spunti di ragguardevoli e intriganti letture, l’occasione di avere a confronto le due Serenate giovanili di Beethoven, composte nel suo primo periodo di soggiorno a Vienna. Stessa tonalità, movimenti, andamenti, composizioni in stile, galanti, ma pur sempre sui generis e diverse ovviamente l’una dall’altra. Oltre che nell’organico, nel colore, nelle malizie, nei fascini di una scrittura libera anche nelle convenzioni tematiche e armoniche, fintamente innocente e sorniona, pronta a rivelare lo spirito estroverso e brillante, prorompente e sorprendente del giovane Ludwig.
Tanto in formazione ristretta che assieme gli archi, il flauto che si fa voce portante nel scelto repertorio e concentra le qualità di tutti gli interpreti, per cui è un godimento il loro suonare insieme che si fa, come questa musica, una gradita e amabile “occasione”.
Alessio Screm
La locandina
“Serenade for Ludwig” | |
Flute Chamber Orchestra | |
Flauto | Luisa Sello |
Pianoforte | Bruno Canino |
Violino | Myriam Dal Don |
Viola | Giuseppe Mari |
Dynamic CDS7886 (2020) |
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