Cremona Musica 2017, la Fiera delle Occasioni

Cremona Musica è più di una fiera.  Anche rispetto alle più imponenti fiere internazionali, il nostrano appuntamento cremonese si distingue per un’incredibile offerta artistica e formativa, che accompagna l’esposizione di strumenti e la vendita di accessori. Più che non un semplice luogo di presentazione e vendita all’ingrosso, Cremona Musica è una grande festa di tre giorni dedicata alla musica, in cui un pubblico tra i più variegati ha modo di fruire della densa programmazione, alternandola con i numerosi giri nei padiglioni espositivi.

Archi, chitarre, pianoforti, fiati (legni e ottoni), ma anche libri, partiture, CD, accessori di ogni sorta, questo ciò che si trova nei numerosi stand. E numerosissime anche le presentazioni di progetti, sia con appuntamenti appositi, sia con stand fissi. Quest’edizione 2017 è stata una riconferma della ricchezza di offerta già vista nella precedente, con l’aggiunta di ancora più occasioni concertistiche (oltre a tre festival pianistici anche un gran numero di appuntamenti singoli dalla mattina alla sera) e formative, grazie alle masterclass e agli interessanti laboratori “suona e improvvisa con…” che permettevano a giovani musicisti di suonare con alcuni dei più grandi musicisti a livello internazionale e improvvisare con alcuni dei più grandi jazzisti italiani. A completamento di questa offerta sta l’acuta intuizione di Andreas Kern: la Media Lounge.

Il progetto, condotto con passione da Roberto Prosseda, consiste in un meeting internazionale di alcuni soggetti selezionati dalla stampa e dai media di tutto il mondo. Ampio spazio è stato dato alle riviste specializzate: oltre alle nostre Amadeus con Gaetano Santangelo, Suonare News con Filippo Michelangeli e Archi Magazine con Luca Lucibello, sono stati presenti Jeremy Nicholas da Gramophone, Carsten Dürer dalla tedesca Piano News, Erica Worth dall’inglese Pianist Magazine, Juan Lucas dalla Revista Scherzo, Tohru Sase dalla giapponese Sarasate, Matti Tuomisto dalla finlandese Rondo Classic, l’olandese Eric Schoones da Pianist e Stuart Isacoff, celebre scrittore e giornalista per il Wall Street Journal e Musical America, anche premiato nella categoria “Comunicazione” dei Cremona Musica Awards. Altri critici presenti sono stati Federico Capitoni per Repubblica, Sandro Cappelletto per la Stampa e Luca Ciammarughi per Musica e Radio Classica. Questo il vero colpo di genio del progetto: riunire in un’unica stanza giornalisti e divulgatori musicali provenienti dai più disparati media. La radio è stata infatti rappresentata anche da Valentina Lo Surdo, per Rai Radio 3, e Christoph Hiller, per la Bayerischer Rundfunk. Anche la televisione è stata presente, nella figura di Cecile Prakken di Brava TV – Stingray Group, colosso televisivo canadese. Notevole anche l’attenzione ad internet, troppo facilmente sottovalutato, con il blog inglese TheViolinChannel nella figura del suo fondatore e CEO Geoffrey John Davis, lo svedese Pianostreet con Patrick Jovell e il nostrano Pianosolo con Paola Parri, Giulio Cinelli e Christian Salerno.  Insomma, l’elenco mostra il prestigio e l’interesse delle figure riunite, con le quali è stato un vero onore per me condividere le tre giornate (in rappresentanza di Amadeus online e Le Salon Musical), ma è stato anche un momento realmente unico in cui i media da mezzo mondo hanno potuto confrontarsi su cosa voglia dire scrivere e parlare di musica, quali siano i problemi riscontrati dall’una e dall’altra rivista, come relazionarsi tra tradizionali e nuovi media, quale possa essere il futuro e  quali le nuove sfide della divulgazione musicale. Mi permetto a tal proposito di condividere una mia riflessione personale presente sul mio blog, scaturita proprio da queste conversazioni.

Girando nelle tre pagine di diario che ho scritto in diretta da Cremona Musica è poi facile capire quanto impatto abbia avuto la presenza del leggendario violinista Ivry Gitlis, capace con la sua personalità e profondità di sguardo di permeare e riempire ogni giorno della fiera. Meravigliosa è stata infatti la sua premiazione per i Cremona Musica Awards nella categoria “Interpreti”, in una serata che nonostante l’inaspettata ed eccessiva lunghezza, ha comunque visto dei momenti interessanti, soprattutto nella premiazione di Isacoff e di Gitlis, il quale ne ha poi approfittato per suonare brevemente da solo e con Itamar Golan – non senza una calcolatissima attesa, fingendo di non saperlo – e per riversare con occhio arguto le proprie riflessioni e la propria visione del mondo sulla platea attenta. Gli altri premiati sono stati Giovanni Sollima nella categoria “Compositori”, i Corsi di Perfezionamento di Santa Cecilia nella categoria “Progetto” e, come menzionato, Stuart Isacoff nella categoria “Comunicazione”.

Ma Cremona Musica 2017 è stata per me anche l’opportunità di collezionare un interessante giro di interviste per Le Salon Musical: ho potuto conversare con la pianista Clara Murnig del nuovo Steingräber Transducer Piano, presentato in prima italiana allo Steingräber Piano Festival, e con la celebre Valentina Lisitsa, che si è esibita per la Yamaha.

Se la Media Lounge non fosse bastata, questi ed altre decine di nomi confermano la quantità e la qualità delle possibilità di incontro e scoperta che offre Cremona Musica, fiera che si conferma ogni anno che passa un evento unico e imperdibile nel panorama musicale internazionale. E questo è anche il mio messaggio per tutti gli studenti di conservatorio ed i giovani musicisti, come me: andate a Cremona Musica, tenetevi liberi quei tre giorni all’anno e organizzatevi per tempo. Andateci da soli, con amici e con famiglia, ma con la libertà di poter girare tra gli stand ed i workshop, con la libertà di fermare i musicisti, i giornalisti e gli organizzatori che troverete per strada, con la libertà di potervi promuovere e al contempo di conoscere ciò che succede in Italia e nel mondo, perché in fin dei conti Cremona Musica altro non è che una fiera delle occasioni.

Alessandro Tommasi

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