Gardone sul Garda: la candida leggerezza di Martin James Bartlett

A distanza esatta di un anno l’Associazione di cultura musicale Limes di Limone sul Garda (BS), che promuove concerti lungo la costa bresciana del lago di Garda in località di prestigio e ricercate, ha riproposto venerdì 7 settembre 2018 nella stagione concertistica in corso, il giovane pianista inglese Martin James Bartlett classe 1996, di formazione e scuola inglese. Presenza di prestigio in questa rassegna musicale che il giovane pianista ha aggiunto al suo curriculum già ricco di presenze internazionali: già vincitore nel 2014 del prestigioso premio BBC giovani artisti 2014 e finalista al Van Cliburn edizione 2017 importante e impegnativo concorso pianistico americano che si svolge ogni 4 anni i recenti concerti alla Wigmore Hall di Londra e la partecipazione al Festival di Verbier 2018, festival musicale che si svolge tra le montagne svizzere; nel frattempo è stato diretto da Bernard Haitink a Londra nel concerto di Mozart per pianoforte e orchestra n. 24. È annunciata la sua presenza a Salisburgo per il prossimo festival estivo.

Sede prescelta per la sua esibizione, lo storico Grand Hotel di Gardone sul Garda, simbolo della storia del turismo del Lago di Garda davanti a più di 400 persone tra ospiti dell’albergo e amici del sodalizio musicale che hanno affollato il grande salone congressi del Hotel. Il programma presentato era strutturato senza una particolare connessione logica o tematica, ma con una scelta di brani che ha permesso al giovane talentuoso musicista di esprimere la sua particolare visione d’interprete: Kinderszenen di Robert Schumann, la Sonata per pianoforte in Fa magg. K332 di Wolfgang A. Mozart, i due Notturni n. 1 e n.2 op. 27 di Frederic Chopin e per concludersi con la Sonata per piano n. 4 di Alexander Scriabin. Nel corso del recital, Bartlett ha dato prova della sua specificità di pianista: tecnico ma che non propende al virtuosismo fine a se stesso, capace di offrire una analisi poetica, quasi narrante esemplificata con Schumann. La sua lettura fa pulizia dei tormenti compositivi degli autori con il risultato di una esecuzione dove domina la leggerezza nella gestione della tastiera, esemplificata nella Sonata mozartiana che ricercava le sonorità da fortepiano, in una interpretazione agile e leggera che faceva emergere un Mozart in gioco con se stesso. E questa linea interpretativa si è esplicata con i due Notturni di Chopin dove il pianista ha fatto piazza pulita di qualsiasi problematica esistenziale tormentata, puntando sulla essenzialità della contemplazione di una visione notturna. Nella sonata di Scriabin, Bartlett s’adopera perché la spregiudicata costruzione della sonata ricca di armonici venga letta con ricchezza di spunti e l’eccesso virtuosismo della scrittura non sia esibito come fine a se stesso ma per suggerire rimandi al complesso mondo musicale di quell’inizio’900.

Successo e acclamazioni hanno accolto l’esito del recital suggellato da due bis (frammenti da Bach e Schubert), con un arrivederci alla prossima stagione a suggello di una riuscita collaborazione tra pubblico, artista e organizzazione.

Federica Fanizza
(7 settembre 2018)

La locandina

Pianista Martin James Bartlett
Programma:
Robert Schumann
Kinderszenen
Wolfgang Amadeus Mozart
Sonata per pianoforte in Fa magg. K332
Frederick Chopin
Notturno Op.27 n.1 in Do diesis minore
Notturno op.27 n. 2 in re bemolle maggior

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