Mercadante e Mendelssohn per il “Finale” del Gaulitana 2025
Gaulitana: A Festival of Music è un festival annuale nell’isola di Gozo che aspira a creare una piattaforma arricchendo il prodotto culturale locale, che già vanta di una ricca storia e tradizione, contribuendo a transformare il luogo in una isola di creatività`nella quale ogni anno artisti di fama internazionale si esibiscone accanto a musicisti locali.
A questo si accompagna una ricca attività parallela, curata dal il supporto del Tourism & Economic Development Directorate (MGP) capace di far conoscere alla stampa internazionale i luoghi più significativi dell’isola: dal sito archeologico dei tempi della Ġgantija,Partimonio,UNESCO, alla chiesa di Ta’Pinu, e fino alla Grotta di Calipso e alle saline di Xwejni Bay.
Il concerto “Finale” – domenica 4 maggio presso la Chiesa di San Francesco a Victoria – ha consacrato la fine del Gaulitana:A Festival of Music 2025 – intitolato “Unravel the stories pressed in ink to be heard” e che si è svolto dal 5 Aprile – 4 Maggio a Gozo con il supporto del Arts Council Malta e il Ministry for Gozo & Planing. – offrendo una serata di musica da camera di alto livello, sia per la qualità dell’esecuzione che per l’intelligenza della programmazione.
L’evento faceva parte dell’OPERA+ Weekend, 3 giorni di attivita` culturale che si svolgano attorno ad una produzione operistica – quest’anno il Nabucco di Giuseppe Verdi (qui la recensione).
La Gaulitanus String Orchestra – formazione matura e capace di affrontare con autorevolezza un repertorio ricco e articolato – diretta con efficace sobrietà da Colin Attard, ha dimostrato un’ottima coesione e una sensibilità interpretativa non comune, sostenendo con precisione appassionata ogni passaggio dell’impaginato, il tutto impreziosito dalla presenza di un solista di rilievo come Mina Ghobrial.
In apertura, la Sinfonia per archi n. 1 in Do maggiore di Felix Mendelssohn, scritta nel 1821 quando il compositore aveva appena 12 anni, ha messo in risalto la compattezza e la trasparenza del suono orchestrale. L’Allegro iniziale è stato affrontato da Attard con brio e chiarezza espressiva, mentre l’Andante ha evidenziato la capacità dell’ensemble di fraseggiare con elegante sobrietà, senza eccedere in sentimentalismi.
Il momento centrale del concerto è stato affidato al Concerto per flauto in Mi minore, Op. 57 di Saverio Mercadante che ha visto come solista Mina Ghobrial.
Composto nel 1819 è una delle pagine più rappresentative del repertorio flautistico ottocentesco italiano e meriterebbe esecuzioni più frequenti. La pagina fonde con eleganza il virtuosismo brillante dello strumento solista con una scrittura orchestrale raffinata, mostrando l’influenza dell’opera lirica e lo stile belcantistico tipico del compositore, oltre ad essere una sorta di continua “Invitation à la danse”. L’interpretazione del flautista egiziano si è distinta per la pulizia tecnica, la fluidità del suono e la maturità espressiva, trovando un dialogo ben scandito con gli archi.
Nel Largo, Ghobrial ha saputo scolpire linee melodiche con grande sensibilità, sostenuta da un accompagnamento discreto e attentamente calibrato, mentre nel Rondò conclusivo ha rivelato una padronanza virtuosistica sempre al servizio della musica, senza mai cedere all’effetto fine a sé stesso.
Come bis, Ghobrial ha eseguito la sua composizione Inspiration à la Gare de Lyon, delizioso omaggio alla multietnicità dei viaggiatori dello scalo parigino sviluppato sulle quattro note del jingle che precede gli annunci al pubblico.
L’esecuzione del brano è stata dedicata alla memoria di Stephen Attard, il pianista scomparso un paio di mesi fa e che era una figura stabile nel festiva e a Malta, e con cui Ghobrial si era esibito alcune edizioni fa.
È seguito l’Andante Cantabile di Roman Hoffstetter, tratto dal Quartetto in Fa maggiore attribuito per lungo tempo a Haydn. L’esecuzione si è contraddistinta per equilibrio formale e intonazione impeccabile, restituendo appieno il carattere sereno e contemplativo del brano.
A chiudere la serata, il Divertimento in Fa maggiore K.138 di Mozart (nota anche come Sinfonia di Salisburgo n. 3).
La lettura offerta da Attard e dai suoi musicisti è stata ancora una volta lucida e dinamica, con un Allegro iniziale condotto con leggerezza, seguito da un Andante di rara profondità espressiva, dove gli archi hanno mostrato una tavolozza dinamica ampia ma sempre controllata.
Successo travolgente da parte del pubblico che affollava la chiesa, con gli archi a concludere con il Minuetto di Luigi Boccherini.
Il Gaulitana ritornera` in Aprile 2026, culminando con il Trovatore di Giuseppe Verdi.
Alessandro Cammarano
(5 maggio 2025)
La locandina
Direttore | Colin Attard |
Flauto | Mina Ghobrial |
Gaulitanus String Orchestra | |
Programma: | |
Felix Mendelssohn | |
Sinfonia per archi n.1 in Do maggiore, MWV N 1 | |
Saverio Mercadante | |
Concerto per flauto in Mi minore, Op. 57 (1809-1847) | |
Roman Hoffstetter | |
Andante Cantabile (Serenata) dal Quartetto per archi in Fa maggiore, Hob.III:17, Op. 3 n. 5 | |
Wolfgang Amadeus Mozart | |
Divertimento in Fa maggiore, K.138 (Sinfonia di Salisburgo n. 3) | |
Bis: | |
Mina Ghobrial | |
Inspiration à la Gare de Lyon | |
Luigi Boccherini | |
Minuetto dal Quintetto per archi op. 11 n. 5 |
Lascia un Commento
Vuoi partecipare alla discussione?Sentitevi liberi di contribuire!