Grafenegg Festival 2017: Der Freischütz con Otto Schenk mattatore

(Grafenegg, 18 agosto) Dieci minuti di applausi hanno definitivamente consacrato al successo la serata inaugurale del Grafenegg Festival 2017. La pioggia che sembrava dovesse impedire l’esecuzione all’aperto di Der Freischütz in forma di concerto ha ceduto il passo ad un cielo terso che ha abbracciato la Wolkenturm nel cuore del parco di Grafenegg. Del tutto approrpiata ci è sembrata la scelta di eliminare i dialoghi parlati sostituendoli con un racconto che collega i diversi numeri musicali affidato ad un Narratore, soprattutto perché a svolgere il compito è stato chiamato Otto Schenk, monumento del teatro musicale e non solo. Schenk, un ragazzo di ottantasette anni fermo nella voce e dal gesto imperioso, interpreta anche la parte di Samiel, il Böser Geist che attrae a sé non solo il malvagio Kaspar ma anche Max, il protagonista che pecca un po’ per amore e un po’ per vanità.

Nella compagnia di canto, che si distingue per una bella uniformità nella qualità delle voci, spiccano il Max appassionato negli accenti e squillante in acuto di Max König che trova la sua ideale meta nell’Agathe morbidamente volitiva di Gal James. Brava Daniela Fally, Ännchen dalle agilità perfette e coquette quanto basta, come del tutto convincente il Kaspar smargiasso ma già sconfitto di Tuomas Pursio, che troviamo comunque più a suo agio nei passaggi marcatamente drammatici. Semplicemente straordinario l’Ermit di Albert Dohmen, padrone di mezzi vocali possenti e di un fraseggio di rara nobiltà.

A completare il cast l’ottimo Kuno di Sebastian Wartig, il gioviale Kilian di Bernhard Hansky e l’Ottokar paternamente imperioso di Adrian Eröd. Perfetto l’Arnold Schoemberg Chor, protagonista di una prova di grandissimo spessore. Yutaka Sado, alla testa di una Tonkünstler-Orchester Niederösterreich dal suono smagliante, concerta imprimendo un ritmo incalzante eppure leggero, poggiando tutto su dinamiche stringenti e agogiche intelligentemente variegate, il tutto a dare vita ad una narrazione serrata e coloratissima. Successo pieno e meritato per tutti, come si diceva, con ovazioni per Schenk.

Alessandro Cammarano

La locandina

Ottokar Adrian Eröd
Kuno Sebastian Wartig
Agathe Gal James
Ännchen Daniela Fally
Kaspar Tuomas Pursio
Max Michael König
Un eremita Albert Dohmen
Kilian Bernhard Hansky
Samiel/Narratore Otto Schenk
Direttore Yutaka Sado
Tonkünstler-Orchester Niederösterreich
Coro Arnold Schoenberg

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