Klagenfurt: Rusalka al Museo svela poco di sé

Rusalka è definita, nel folclore russo, quella categoria di figure femminili appartenenti al mito che risiedono nelle acque. Il nome è conosciuto dal sedicesimo secolo e come le vilje del paganesimo slavo originario e altri esseri femminili acquatici delle mitologie extraslave, le rusalke sono in grado di affascinare e trarre nel fondo delle acque chi si avventura nei loro domini. Rusalka è però anche il titolo di uno dei lavori dello scrittore Jaroslav Kvapil (1868-1950) giovane e poco conosciuto ai tempi della stesura dell’opera teatrale più nota di Antonín Dvořák che ha appena inaugurato con successo la stagione 2018/2019 dello Stadttheater di Klagenfurt, e che successivamente sarebbe stato molto celebrato nel teatro boemo.
E’ la rielaborazione sotto forma di commedia di carattere sentimentale e amoroso della fiaba acquatica cara alla tradizione popolare slava e ambientata in una natura incantata in cui sono rappresentati personaggi fantastici. Questo aspetto fu quello che colpì la sensibilità di Antonín Dvořák nella scelta dell’opera, all’indomani della fortunata Il diavolo e Caterina. La vicenda riprende in parte quella della fiaba Undine del tedesco Friedrich de la Motte Fouqué musicata, fra gli altri, da Hoffmann e da Lortzing nell’Ottocento, e de La sirenetta di Andersen. In tre atti, che lo spettacolo visto a Klagenfurt condensa in due parti, l’opera fu rappresentata per la prima volta a Praga il 31 marzo del 1901.
Di raro ascolto al di fuori delle aree slavofone, Rusalka è opera in cui l’acqua, elemento erotico e femminile per eccellenza, ha suggerito a chi la mette in scena sottili letture in chiave psicoanalitica della fiaba originaria. Non è questo il caso del nuovo allestimento prodotto a Klagenfurt e affidato a Eva-Maria Höckmayr per la regia che lo realizza con la collaborazione di Julia Rösler per le scene e i costumi e di Markus Hänsel per la drammaturgia, che ambienta la vicenda in un museo dove i personaggi si rincorrono su un palcoscenico girevole in un vorticare d’immagini che rimandano all’acqua senza che l’elemento liquido ne connoti le personalità.
Concettuale ma confuso, lo spettacolo rappresenta Rusalka bambina in un tableau vivant in cui l’Ondino e la Strega Jezibaba fungono da genitori. Poi ce la fa ritrovare adulta in sottoveste nera e scarpe da ginnastica ad ammirare i capolavori d’arte esposti nel museo di cui il Principe, di cui s’invaghisce, è un visitatore. Nella seconda parte i costumi rimandano a un Ottocento tradizionale e la Principessa straniera è la copia giovane della mamma-strega, l’interprete, del resto, è la stessa per i due personaggi. Come dire, assistiamo a uno spettacolo che – nella sua complessità – non dipana la matassa di una vicenda a suo modo semplice, né le conferisce nuovo interesse.
Il pubblico della prima l’ha comunque molto gradito, come ha gradito l’esecuzione musicale di eccellente livello guidata dal nuovo Direttore stabile dello Stadttheater Nicholas Carter al suo felice debutto alla testa dell’eccellente Kärnter Sinfonieorchester.
Eccellente è anche la compagnia di canto dominata dal soprano sudafricano Pumeza Matshikza che è una Rusalka intensa, appassionata, espressiva nel celebre canto alla luna e d’imponenti mezzi vocali. L’esperta Ursula Hesse von der Steinen convince più come Principessa straniera che nella caratterizzazione di Jezibaba. Il Principe di Robert Watson è anche lui intenso e appassionato, ma non domina appieno una tessitura improba, mentre sopra ogni elogio si rivelano le prestazioni di Martin Snell, un Ondino di grande umanità e comunicativa, della brillante Iris van Wijnen en travesti, di Thomas Tischler, di Jihoon Kwon e delle tre ninfe Bryony Dwyer, Feride Büyükdenktas e Veronika Dünser che assieme al magnifico coso stabile dello Stadttheater di Klagenfurt preparato da Michael Spassov completano la locandina. Tutti sono stati molto applauditi al termine delle tre ore di spettacolo.

Rino Alessi
(13 settembre 2018)

La locandina

Direttore Nicholas Carter
Regia Eva-Maria Höckmayr
Scene e costumi Julia Rosler
Personaggi e interpreti:
Il principe Robert Watson
La principessa straniera / Ježibaba Ursula Hesse von den Steinen
Rusalka Pumeza Matshikiza
Vodník – Spirito del Lago
Martin Snell
Il ragazzo della cucina Iris van Wijnen
Il guardaboschi Thomas Carpenter
Il cacciatore Jihoon Kwon
Primo elfo Bryony Dwyer
Secondo elfo Feride Büyükdenktas
Terzo folletto Veronika Dünser
Coro dello Stadttheater di Klagenfurt
Orchestra sinfonica carinziana

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