Le Nozze di Figaro approdano a Udine in una nuova produzione

Nella sua ventennale storia teatrale mancava all’appello una produzione operistica realizzata in proprio, ma ecco che la notizia, sussurrata finora come un’ipotesi abbastanza remota dagli addetti ai lavori, diventa ufficiale e lo staff del Teatro Nuovo Giovanni da Udine l’ha appena resa pubblica con tanto di conferenza stampa ad hoc.

Il titolo scelto è uno dei massimi capolavori della storia del teatro musicale, Le Nozze di Figaro di Wolfgang Amadeus Mozart su libretto di Lorenzo Da Ponte. Mai rappresentata a Udine e tenuta a battesimo a Vienna nel 1786, l’opera rappresenta la perfetta sintesi fra tradizione melodrammatica italiana e genio mitteleuropeo. Andrà in scena al Teatro Nuovo Giovanni da Udine il 19 maggio 2020, mentre la mattina del giorno precedente è prevista una rappresentazione riservata alle scuole.

Per la produzione de Le Nozze di Figaro la Fondazione Teatro Nuovo Giovanni da Udine ha stanziato un budget pari a quello solitamente messo a disposizione per l’ospitalità di un’opera lirica con doppia programmazione. Al sostegno economico dato dalla Fondazione si è aggiunto quello, fondamentale, di importanti realtà economiche radicate nel Friuli-Venezia Giulia fra cui Danieli & C. Officine Meccaniche SpA, Fondazione Friuli e Associazione Ergonauti cui si affiancano i contributi di Comune di Udine, Camera di Commercio di Pordenone e Udine, Confartigianato Imprese del Friuli-Venezia Giulia, CrediFriuli, Lavanderia Adriatica e ProntAuto, tutti partner privilegiati dell’attività del Giovanni da Udine.

“Nei suoi vent’anni di storia il nostro Teatro ha quasi sempre proposto produzioni liriche della Fondazione Teatro Giuseppe Verdi di Trieste” spiega il presidente della Fondazione udinese Giovanni Nistri.

Nella stagione in corso la collaborazione non è stata possibile per impegni internazionali e di ordine aziendale della Fondazione triestina, da qui l’idea, spesso accarezzata in passato e tradottasi in realtà in una sola occasione con il Re Pastore di Galuppi, di produrre un allestimento al Giovanni da Udine da affiancare al Rigoletto che sarà programmato nel prossimo gennaio in un allestimento proveniente da Modena.

“Per quanto riguarda la musica sinfonica il nostro Teatro ha raggiunto un livello molto apprezzato e riconosciuto dalla critica e dal nostro pubblico” ha sottolineato il direttore artistico del Giovanni da Udine Marco Feruglio, ideatore del progetto, convinto che per la lirica in Friuli si possa fare di più e desideroso di dare una nuova spinta propulsiva al Teatro in grado di caratterizzarne l’attività come agenzia culturale del territorio.

Sarà lo stesso Feruglio a salire sul podio de Le Nozze di Figaro che vedrà impegnata in buca la ben nota Orchestra di Padova e del Veneto e sul palcoscenico il Coro della Società Musicale San Marco di Pordenone che si presenta per l’occasione con una nuova compagine professionale.

La compagnia radunata è di cartello e affianca a nomi affermati a livello internazionale come la rumena Valentina Farcas, cui sarà affidato il personaggio di Susanna e Guido Loconsolo che sarà Figaro, artisti sperimentati come Alessandro Luongo e Serena Malfi e alcune eccellenze vocali della regione come Alessia Nadin e la giovanissima Giulia Della Peruta.

A mettere in scena Le Nozze di Figaro sarà Ivan Stefanutti: il suo nuovo allestimento resterà di proprietà del Giovanni da Udine e potrà essere replicato in sede o fatto circuitare.

Un’altra importante partnership nella produzione dell’opera mozartiana sarà quella con l’ISIS Malignani, uno degli istituti scolastici modello della regione Friuli-Venezia Giulia: alcuni studenti dell’Istituto udinese seguiranno un percorso formativo in alternanza scuola-lavoro che li porterà a sviluppare capacità professionali specifiche in campo teatrale affiancando professionisti del settore fino alla messa in scena dell’opera.

Resterà, questo de Le Nozze di Figaro, un episodio isolato per il Teatro Nuovo Giovanni da Udine? Per il momento la risposta è sì, e per il futuro si conta di tornare a ospitare gli spettacoli del Teatro Verdi di Trieste che dovrebbe così tornare a svolgere la funzione, come da statuto, di teatro lirico regionale.

Rino Alessi

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