Michele Mariotti torna all’Opéra di Parigi con Les Huguenots di Meyerbeer
Dal 28 settembre all’Opéra Bastille con Diana Damrau, Bryan Hymel, Ermonela Jaho, Karine Deshayes e la regia di Andreas Kriegenburg.
Torna all’Opéra di Parigi per dirigere la prima nuova produzione della stagione 2018-2019 il pesarese Michele Mariotti, Direttore musicale del Teatro Comunale di Bologna, che nel teatro nazionale della capitale francese ha già diretto I puritani nel 2013 e La traviata nel 2016. Venerdì 28 settembre all’Opéra Bastille è chiamato a interpretare il grand-opéra di Giacomo Meyerbeer Les Huguenots (Gli Ugonotti): il monumentale lavoro in cinque atti del compositore tedesco, su libretto di Eugène Scribe ed Émile Deschamps, fu rappresentato per la prima volta proprio a Parigi il 29 febbraio 1836, e ha come argomento il contrasto tra cattolici e protestanti in Francia, culminato nella strage della Notte di San Bartolomeo del 23 agosto 1572.
La nuova produzione dello spettacolo è affidata alla regia del tedesco Andreas Kriegenburg. Protagonisti sul palco sono Diana Damrau nel ruolo di Marguerite de Valois; Bryan Hymel in quello di Raoul de Nangis; Ermonela Jaho come Valentine; Karine Deshayes nei panni di Urbain; Nicolas Testé in quelli di Marcel; a Paul Gay è affidato il ruolo del Conte di Saint-Bris, mentre quello del Conte di Nevers è interpretato da Florian Sempey. Il coro e l’orchestra sono quelli dell’Opéra national de Paris.
«Les Huguenots rientra in un mio percorso artistico con le sue radici nel Belcanto – dice Mariotti –. L’opera, che ho già diretto alla Deutsche Oper di Berlino nell’autunno 2016, è figlia del Guillaume Tell di Rossini, “padre” del grand-opéra. La filiazione è evidente: ci sono richiami fortissimi, addirittura vi si ritrova l’utilizzo delle stesse armonie in situazioni drammaturgiche simili, come nella seconda aria di Raoul e in quella di Arnold. C’è davvero un denominatore comune forte. Certo, rispetto al Tell, la varietà di caratteri è maggiore: i primi due atti sono eleganti e sereni, con toni da commedia, ironia e danze, e non lasciano assolutamente presagire nulla della tragedia con cui si concluderà l’opera, ahimè molto attuale, che mette in scena una strage compiuta per motivi religiosi. È anche un’opera che getta un ponte verso il futuro: Meyerbeer fa già un uso sistematico del Leitmotiv non solo melodico, ma anche armonico, con tonalità che stabiliscono precise situazioni drammatiche, anticipando di fatto Wagner.
È un lavoro colossale – conclude Mariotti – che richiede un enorme impegno, anche fisico. Per me è una vera e propria sfida: come una montagna da scalare. Sono particolarmente felice di affrontarla con Andreas Kriegenburg, del quale ho apprezzato altri lavori come Una Lady Macbeth del distretto di Mcensk messa in scena a Salisburgo».
Les Huguenots è l’opera che conferma Meyerbeer uno dei compositori prediletti dall’impresario più potente dell’Ottocento, Louis Véron, colui che trasformò l’Opéra di Parigi in una grandiosa macchina di produzione teatrale, tanto da imporre il genere del grand-opéra in tutta Europa. Lo scontro fra due gruppi contrapposti, caratteristica fondamentale del grand-opéra, fa da sfondo alla storia d’amore contrastata per le diverse appartenenze religiose di Raoul e Valentine, coronata in punto di morte dalla conversione e dalla benedizione di Marcel, uno dei personaggi più interessanti dell’intero repertorio francese, capace di passare dal fanatismo religioso al misticismo salvifico.
Les Huguenots sono replicati a Parigi con Mariotti sul podio l’1, 4, 7, 10, 13, 16 e 20 ottobre. Il 25 settembre è prevista un’anteprima dedicata ai giovani. Dopo il suo impegno a Parigi Michele Mariotti dirigerà concerti a Copenaghen con l’Orchestra Sinfonica Nazionale Danese (25 ottobre); a Palermo con l’Orchestra del Teatro Massimo (31 ottobre); a Bolzano e Firenze con l’Orchestra Haydn (6 e 9 novembre); a Londra con la Royal Philharmonic Orchestra (13 novembre); e a Bologna con l’Orchestra del Teatro Comunale (24 e 29 novembre) dove, a partire dal 15 dicembre, sarà impegnato con il Don Giovanni di Mozart. All’Opéra di Parigi Mariotti tornerà altre due volte nel corso della stagione 2018-2019: a marzo e aprile 2019 per il Don Pasquale di Donizetti con la regia di Damiano Michieletto, e a settembre 2019 per una nuova produzione della Traviata di Verdi con la regia di Simon Stone.
La locandina
Les Huguenots |
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Direttore | Michele Mariotti |
Regista | Andreas Kriegenburg |
Scenografie | Harald B. Thor |
Costumi | Tanja Hofmann |
Luci | Andreas Grüter |
Coreografie | Zenta Haerter |
Personaggi e interpreti: | |
Marguerite de Valois | Diana Damrau |
Raoul de Nangis | Bryan Hymel |
Valentine | Ermonela Jaho |
Urbain | Karine Deshayes |
Marcel | Nicolas Testé |
Conte di Saint-Bris | Paul Gay |
Orchestra e Coro de l’Opéra national de Paris | |
Maestro del coro | José Luiz Basso |
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