Piacenza: grande festa per la Cherubini
L’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini festeggia i suoi vent’anni di vita con un concerto al Teatro Municipale di Piacenza diretto da Riccardo Muti.
Piacenza, dove questo splendido progetto ebbe origine, mise a disposizione alla neonata compagine un teatro e una sala prove – l’affascinante chiesa (oggi sala) dei Teatini – grazie all’entusiasmo dell’allora sindaco Roberto Reggi.
Ora la Cherubini veleggia solcando programmi concertistici di alitassimo livello, testimoniando la necessaria importanza di un’orchestra giovanile sulla quale oggi più che mai si dovrebbe scommettere e puntare.
In programma due capisaldi del sinfonismo: Mozart e Beethoven.
L’attacco dell’Ouverture Coriolano in do minore op. 62 di Ludwig van Beethoven ci immerge immediatamente nelle drammatiche sonorità del genio di Bonn. Muti non si risparmia e con gesto essenziale ma deciso conduce l’intera pagina con estrema tensione, mettendo in luce il dialogo incessante fra le diverse sezioni. Non mancano abbandoni e improvvise riprese in pianissimo che si risolvono in trascinanti crescendo.
Applausi fragorosi da parte del pubblico che gremiva il Teatro Municipale di Piacenza.
Segue il Concerto n. 4 in re maggiore per violino e orchestra K 218 di Wolfgang Amadeus Mozart.
Dalle dense sonorità di Beethoven si passa al suono trasparente ma mai inconsistente di quello di Mozart.
Ad eseguire il non semplice concerto mozartiano è il giovane violinista Giuseppe Gibboni. Suono nitido, tecnica ferma, Gibboni asseconda l’articolata scrittura mozartiana in cui si intrecciano diversi elementi tematici nonché cangianti stati d’animo.
La voce del suo violino è raffinata, sensibile, brillante dove necessario e particolarmente incline alla cantabilità. Molteplici sono i cambiamenti di umore in questo concerto, già a partire dal primo movimento in cui il dialogo tra solista e orchestra, serrato e avvincente, dà poi spazio a una parentesi cadenzale eseguita con estrema eleganza.
Ispirato nell’Andante cantabile, Gibboni conferisce a questo movimento tutta la poesia necessaria complice la bacchetta di Riccardo Muti che accompagna con intensa partecipazione.
Il concerto si conclude con un Rondò-Andante grazioso i cui temi popolareggianti ci riportano alla memoria gli scenari salisburghesi qui dipinti con spensierata leggerezza.
Il pubblico festeggia il giovane violinista con sincere ovazioni tanto da strappargli un bis, la virtuosistica Ultima rosa d’estate di Heinrich Wilhelm Ernst.
Nella seconda parte Riccardo Muti affronta con la Cherubini una delle pagine più straordinarie del sinfonismo tedesco: la Sinfonia n. 7 in la maggiore op. 92 di Ludwig van Beethoven.
L’orchestra decolla immediatamente nel primo movimento Poco sostenuto-vivace, riacquisendo una sonorità pastosa. Molteplici sono le idee che Muti fa emergere dalla sua concertazione e incessanti sono gli stimoli che dà alla compagine giovanile. Una vera lezione di come un direttore dovrebbe comportarsi con un’orchestra sempre in funzione della musica e del fare musica.
Dolente l’Allegretto, rapido nei tempi ma non nelle intenzioni musicali, qui Muti sembra restituirci tutta la profondità dell’anima beethoveniana.
Il tutto si stempera nello Scherzo: Presto – Trio: Assai meno presto, giocoso e serrato.
L’apoteosi avviene nell’ultimo movimento Allegro con brio in cui Muti pare non accontentarsi mai, complice la torrenziale invenzione di Beethoven. Molteplici stati d’animo si susseguono, così come numerosi sono i ripensamenti del compositore tedesco. Muti trascina senza tregua i giovani orchestrali in un vortice emozionale in cui la vittoria viene conquistata solo con gli ultimi accordi.
Il pubblico esplode in applausi fragorosi.
Il concerto si è concluso col saluto del sindaco di Piacenza, Katia Tarasconi che insieme a Roberto Reggi, presidente della Fondazione Piacenza-Vigevano, hanno omaggiato il maestro e l’orchestra con un libro fotografico di Silvia Lelli che ritrae i primi vent’anni di questa importante orchestra italiana.
Al termine di questa memorabile serata, scendo da teatro Piacenza sembrava ancora più bella.
Gian Francesco Amoroso
(29 maggio 2025)
La locandina
Direttore | Riccardo Muti |
Violino | Giuseppe Gibboni |
Orchestra Giovanile Luigi Cherubini | |
Programma: | |
Ludwig van Beethoven | |
Coriolano – Ouverture in do minore op. 62 | |
Wolfgang Amadeus Mozart | |
Concerto n. 4 in re maggiore per violino e orchestra K 218 | |
Ludwig van Beethoven | |
Sinfonia n. 7 in la maggiore op. 92 |
Lascia un Commento
Vuoi partecipare alla discussione?Sentitevi liberi di contribuire!