Il soprano statunitense di origine cubana, che i vociologi definirebbero “lirico-coloratura”, sceglie un programma al contempo vario ed estremamente organico dedicato alle arie da concerto alle quali si uniscono quelle alternative che il Salisburghese compose per le sue cantanti – da Aloysia Weber a Luisa Villeneuve – per essere eseguite all’interno di opere di altri compositori.
Ci pensa Vittorio Prato – con l’apporto insostituibile del mai abbastanza lodato Vincenzo Scalera – a ristabilire la verità collocando Tosti al posto gli spetta nel panorama musicale europeo della seconda metà dell’Ottocento attraverso il cd “Songs from far away” pubblicato dalla Illiria.
Opera Rara, fedele alla sua missione di riscoperta, propone una nuova incisione del Paria basata sull’edizione critica di Roger Parker e Ian Schofield e degna di più di un motivo d’interesse.