Parlare di Ottocento francese senza parlare di Charles Valentin Alkan significa escludere inopinatamente uno degli indubbi protagonisti della vita musicale dell’epoca, le cui influenze sui contemporanei […] e sulle generazioni dei gallici più giovani […] basterebbero a giustificare la curiosità nei confronti della vasta e varia produzione del compositore.
«Mozart e Verdi parlano all’uomo, Beethoven parla dell’uomo, si esprime senza nessun edonismo per compiacere l’ascoltatore […]»; cosi Riccardo Muti nell’intervista-dialogo con Benedetta Saglietti – storica della musica di rara sagacia – in apertura di La Quinta Sinfonia di Beethoven recensita da E.T.A. Hoffmann che la Saglietti stessa pubblica per Donzelli Editore.
Si può essere diva pur non essendolo? La risposta è sì, e Daniela Mazzuccato ne è la prova provata; lo si scopre nel delizioso volume edito da Mgs Press “Daniela Mazzuccato. La regina dell’operetta” che Rino Alessi – dopo quelli su Piero Cappuccili, Carlo Cossutta, Giuseppe Patanè e Bonaldo Giaiotti – le dedica.