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Il programma proponeva, idea tutt’altro che frequente, l’integrale dei Trii di Brahms, affidati al pianista Alexander Lonquich, al violinista Barnabás Kelemen e al violoncellista Nicolas Altstaedt.

Oltre i significati extra musicali che lo stesso autore attribuiva a questa partitura – nei suoi appunti si trovano frasi come “Completa rassegnazione di fronte al destino”, “Dubbi e rimpianti”, “Affidarsi interamente alla fede” – la Quinta Sinfonia di Cajkovskij (1888) è uno scintillante monumento di musica assoluta, nel senso etimologico del termine.

L’ascolto di questa composizione al Teatro Comunale di Vicenza, con Alexander Lonquich sul podio dell’Orchestra del Teatro Olimpico, ha invece chiarito che l’Ottava merita di aggiungersi, gemma fra le gemme, alla corona sinfonica beethoveniana.

Finora iscritta – pur in una terra di consolidata tradizione corale – nella categoria “capolavori riconosciuti, rispettosamente tenuti ai margini del repertorio”, l’incompiuta Messa in Do minore di Mozart negli ultimi due mesi ha riguadagnato a Vicenza un po’ del tempo perduto.

Tuttavia – e sorprende che Lonquich abbia trascurato questo decisivo aspetto – da qualche decennio a questa parte anche nel “Sancta Sanctorum” tedesco l’esegesi beethoveniana ha cambiato verso.

Mozart e Haydn, dunque, ma anche una piccola e popolare gemma sinfonica di Schubert, per una prova che ha avuto il merito di mettere in luce da un lato la splendida maturità interpretativa di Lonquich e dall’altro la musicalità della OTO […]

Società_de-Quartetto_Vicenza

A pochi giorni dalla riapertura dei teatri, Società del Quartetto e Orchestra del Teatro Olimpico presentano un bouquet di nove concerti dal titolo Suoni di Primavera in programma nella sala maggiore del Teatro Comunale di Vicenza dal 10 maggio al 28 giugno.

Il confronto rende chiaro, insomma, che in questo inizio di 2020 l’orchestra giovanile vicentina sta compiendo un’esperienza straordinaria: esattamente come accade nelle grandi istituzioni stabili, deve passare da un’epoca all’altra, da uno stile all’altro. Cambiare panorami musicali, affrontare “salite” che richiedano un impegno complesso e sempre diverso.

Teatro_Comunale_Vicenza

Lunedì 3 febbraio torna la grande musica sinfonica dal vivo al Teatro Comunale di Vicenza con la OTO impegnata in un concerto tutto dedicato a Johannes Brahms.

Abituati come siamo ai programmi molto coesi e “collegati” che Alexander Lonquich è solito proporre ai suoi ascoltatori (sia che sieda da solo al pianoforte, sia che faccia musica da camera o salga sul podio), c’era da restare sorpresi nel leggere la locandina del concerto che lunedì lo ha visto protagonista insieme all’Orchestra del Teatro Olimpico al Comunale di Vicenza.

La stagione Sinfonica sarà inaugurata il 27 ottobre dal maestro Emmanuel Krivine che nel programma ricorderà anche il 150esimo anniversario dalla morte di Hector Berlioz dirigendo la Symphonie Fantastique.

La scoperta del jazz da parte della musica cosiddetta “colta” ha avuto nel Novecento momenti di grande fervore creativo, dalle risonanze avanguardistiche, se non rivoluzionarie. Eppure, è difficile considerare questo capitolo come qualcosa di decisivo nella tormentata e complessa vicenda della musica moderna e post-moderna.

Più che di stagione, anche in questa occasione è meglio parlare di stagioni: alla programmazione sinfonica, si affiancano infatti i Concerti POPs, la Stagione di Musica da camera, le attività dedicate ai più giovani (con il Crescendo in musica e i concerti dell’Orchestra Sinfonica Junior e del Coro di Voci Bianche), oltre a una serie di eventi straordinari.

Una serata cameristica nel vero senso della parola quella proposta dalla Società del Quartetto, nella quale un formidabile trio ha affrontato un programma con pagine che potrebbero definirsi in qualche modo  “di nicchia”, composte in un arco di tempo tanto ristretto quanto ricco di innovazioni per quanto attiene all’evoluzione degli strumenti e del corno in particolare.

A patto di non ritenere che costituisca un’immersione fra tragiche premonizioni e sublimi rassegnazioni, una serata interamente dedicata alle “opere ultime” di Mozart offre esperienze d’ascolto in effetti straordinarie.