Il regista Matthias Hartmann pone il dubbio se il voto fatto da Idomeneo a Nettuno e l’esistenza stessa del dio non siano un mero frutto della mente del re, traumatizzato dall’esperienza bellica
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Lo spettacolo è di Pier Luigi Pizzi ed è impaginato con la lucida ed essenziale efficacia che ha sempre caratterizzato il suo stile, ammirevolmente aggiornato – oggi – alla luce delle più recenti possibilità tecnologiche.
Tosca primo Titolo del LVIII MOF: grande Musica e grandi Interpreti in un Allestimento dalla concezione tutta da dimenticare
Alla fine la conquista di Gerusalemme si riduce, in chiave post-moderna, nella distruzione di un chiosco di kebab e la conseguente uccisione del povero gestore, con tanto di striscione “Deus vult” é…*
I personaggi entrano in scena ora fermi e immobili, ruotando con la pedana, oppure andando contro tempo e a volte camminando in senso inverso e antiorario rispetto al movimento della scena.
Placido Domingo sul podio alza la bacchetta e ci accompagna in un lungo e intenso percorso spirituale. La Messa da Requiem di Giuseppe Verdi, intrisa di umanità, racconta della nostra terra nel suo incedere vivido, carnale e trascendentale.
La carena di nave in costruzione immaginata da Massimo Checchetto – Leitmotiv della Nuova Fenice – appare qui particolarmente appropriata a contenere una vicenda in cui il mare, il viaggio e la partenza sono elementi essenziali.
Dopo un travagliato inizio di stagione, tra cambi in cartellone in corso d’opera e scioperi di maestranze, al Teatro Filarmonico di Verona va in scena Il Don Giovanni di Wolfgang Amadeus Mozart. La regia è affidata a Enrico Stinchelli, nome noto nell’universo operistico soprattutto per il suo ruolo di conduttore e autore della Barcaccia su Radiotre.
Fino al 26 gennaio al Teatro Costanzi di Roma tutti i giorni eccetto il lunedì, torna in scena come primo spettacolo del 2019, una delle opere più amate dal pubblico: La traviata di Giuseppe Verdi. La regia più volte ammirata all’Opera di Sofia Coppola è stata ripresa da Marina Bianchi. Le scene sono di Nathan Crowley, scenografo collaboratore Leila Fteita.
Onore al Festival Verdi, che da qualche anno è finalmente tale, per la riproposizione del Macbeth 1847 nell’edizione critica di David Lawton, che consente di comprende pienamente il percorso che porterà Verdi alla revisione del 1865, consegnando alla storia un capolavoro di sintesi drammaturgica e musicale.
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