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Il Monteverdi Festival, dove da sempre tradizione e innovazione coesistono proiettando il nostro patrimonio musicale nel futuro, giunge alla quarantunesima edizione per celebrare Monteverdi, l’opera, la sua musica straordinaria, il suo lascito, la sua Cremona:

Davide Livermore trasporta, con intelligenza, le vicende negli anni ’30 del primo Novecento, non tanto in un Egitto storicizzato ma, come dicevamo su Tolomeo, un lussureggiante battello da crociera in movimento sul Nilo.

Opera tutt’altro che facile da restituire all’ascolto – la dimensione teatrale, si diceva, è labile se non assente – eppure in questa occasione tutto risulta meravigliosamente credibile.

La vera novità della produzione salisburghese sta però nell’invenzione drammaturgico-musicale che, in un gioco di grande coerenza interpretativa, sceglie di mettere in scena un finale “tragico” secondo la tradizione del mito […]

Il viaggio iberico immaginato da Cecilia Bartoli per il Festival di Pentecoste effettua una tappa significativa soffermandosi sul repertorio pianistico della Scuola Nazionale Spagnola affidandosi a Javier Perianes.

È un omaggio appassionato alla Decima Musa, con citazioni che vanno dalla Rosa purpurea del Cairo alle “malin-comiche” traversie di Buster Keaton agli slapstick di Mac Senneth e Laurel&Hardy

Cecilia Bartoli “appare” per la terza volta al Teatro Galli di Rimini. Data speciale e attesissima della 72esima Sagra Musicale Malatestiana, prima e unica tappa italiana di un tour che toccherà Martigny, Parigi, Amsterdam, fino a Berlino e Vienna. In teoria, la serata sarebbe dovuta essere un omaggio a pochi e mirati compositori barocchi, quindi, un appassionante e interessante viaggio nella vocalità e nella musica orchestrale di Händel

La protagonista si ritrova combattuta tra le lusinghe del Piacere che la trascina in un mondo effimero e omologato fatto di sarti e truccatori, tra discoteche, “amici” plaudenti e incontri effimeri e i consigli – anche sottoforma di sedute psicoanalitiche – di Tempo e Disinganno.

Una scena che assomiglia a un presepe laico riesce forse a spiegare il mistero del fenomeno “Cecilia Bartoli”, meglio dei milioni di dischi venduti nel corso di una carriera che ha spaziato dal Barocco ai brani dello Zecchino d’Oro.

Sagra_Musicale_Malatestiana

Questo raggio di luce improvviso che ha ridestato emozioni, ha ridonato speranza e ha squarciato persino il cielo cupo, plumbeo e immobile portato dall’innominabile virus ha invece un nome preciso: Cecilia Bartoli.

Alexander Pereira

Il Maggio Musicale Fiorentino offre al pubblico, in streaming sul sito e sui social del teatro, un concerto di canto in diretta l’1 maggio 2020 alle 21. Più di quindici artisti hanno dato la loro disponibilità.

L’uscita quasi simultanea di due album dedicati al mito Farinelli dimostra quanto sia durevole l’onda lunga smossa nel 1994 dal filmaccio di Corbiau, il cui elemento più interessante stava proprio nel tentativo, compiuto dai laboratori dell’IRCAM parigino, di ricreare la voce perduta del grande castrato mediante il morphing di un falsettista (Derek Lee Ragin) con una soprano-coloratura (Ewa Małas-Godlewska).

Alastair Miles

Esiste lo spettacolo perfetto? Qualcuno potrebbe dire di no, ma nel caso dell’haendeliana Alcina in scena al Festival di Salisburgo possiamo affermare serenamente che qui la perfezione, unita all’emozione, è praticamente raggiunta.

Il controtenore Kangmin Justin Kim ci parla del suo rapporto con la musica dal barocco al contemporaneo – passando per Mozart (in the jungle).

Come d’abitudine Cecilia Bartoli torna a Londra, al Barbican Centre, con il concerto “Dolce Duello” nell’ambito del tour europeo legato all’ultima fatica discografica del mezzosoprano romano.