Tag Archivio per: Filarmonica della Scala

Lunedì 15 gennaio al Teatro alla Scala Chailly dirige musiche di Ravel e Et exspecto resurrectionem mortuorum di Messiaen, capolavoro del Novecento. Martedì 16 replica a Lugano per la prima data in tournée del 2024.

La direzione di Chailly, una delle sue migliori esecuzioni degli ultimi anni, è sempre fedele a sé stessa: grande attenzione ai metronomi, cercando di essere il più aderenti possibile dal punto di vista ritmico e del testo.

Il tenore peruviano Juan Diego Flórez ospite dell’undicesima edizione. Il programma è un omaggio all’opera italiana con arie e brani sinfonici di Rossini, Donizetti, Bellini, Verdi e Puccini. Diretta su Rai 5, Radio 3 e Arte a partire dalle 21.15

Il 3 aprile, ospite della stagione della Filarmonica della Scala, la Filarmonica Ceca guidata dal suo direttore musicale Semyon Bychkov ha portato a Milano la Sesta Sinfonia di Mahler, detta la “Tragica”. Un concerto imperdibile, anche perché sentire Mahler affrontato dall’orchestra di Praga significa immergersi (almeno idealmente) nelle atmosfere boeme che percorrono la musica di un compositore che non a caso si definì “un boemo tra gli austriaci”.

La Stagione di Concerti 2023 della Filarmonica della Scala s’inaugura lunedì 23 gennaio 2023 alle ore 20 al Teatro alla Scala, con il giovane direttore israeliano Lahav Shani affiancato da Beatrice Rana.

Il giovane direttore israeliano è anche solista al pianoforte per il Concerto in la maggiore K 488 di Mozart. In programma The Unanswered Question di Ives e la Sinfonia n. 2 di Brahms.

Il giovane direttore israeliano è anche solista al pianoforte per il Concerto in la maggiore K 488 di Mozart. In programma The Unanswered Question di Ives e la Sinfonia n. 2 di Brahms.

Il protagonista di questa serata, e non nascondo la mia gioia, è stato Skrjabin. Del visionario compositore sono stati eseguiti il Concerto per pianoforte e orchestra op. 20 e, dopo l’intervallo, il Poema dell’Estasi.

Fin dalle prime note del Concerto, si è manifestato uno dei principali limiti del pianista: la carenza di suono.

La pandemia colpisce ancora. Questa volta a disdire un impegno concertistico è la Gewandhaus di Lipsia ma ciò non vale per il direttore lettone Andris Nelsons che sale per la prima volta sul podio della Filarmonica della Scala […]

Giorgio Battistelli con la sua Toccata per orchestra -commissionata per l’occasione dalla Filarmonica della Scala-  omaggia non solo la tradizione ma anche il maestro Riccardo Chailly ritraendone la natura della sua cifra direttoriale.

La scelta di Riccardo Chailly ricade rispettivamente sulla Sinfonia n. 3 in la min. op. 56 Scozzese (versione Londra 1824) e sulla Sinfonia n. 6 in fa magg. op. 68 Pastorale.

Il cielo stellato di una mite serata di fine estate e la familiare quanto rassicurante vista della candida facciata del Duomo a far da scena all’evento che ogni anno ribadisce il legame tra la Filarmonica della Scala e la città di Milano.

L’emozione, a cominciare da quella di Riccardo Chailly, risultava evidente trasmettendosi al pubblico “distanziato” ancor prima che una nota fosse stata intonata, contribuendo a conferire ulteriore fascino ad una serata in qualche modo liberatoria.

È un programma inusuale quello che ha accolto il pubblico della Scala il 7 gennaio. Sul podio della Filarmonica, Gianandrea Noseda ha offerto alla platea la Suite dal Pelléas et Mélisande di Fauré, il Divertimento dal balletto Le Baiser de la fée di Stravinskij e la maestosa Terza Sinfonia “con organo” di Saint-Saëns.