Buona la Prima, si potrebbe dire, con il tutto esaurito. Il cartello “Sold out” sulle locandine in esterna, un teatro strabordante in ogni ordine e fila e la presenza delle massime autorità liguri, oltrechè ospiti di variegato lustro, sono stati la cornice ad una rappresentazione del genio lucchese che non è però stata esente da ombre.
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Francesco Meli, scelta quanto mai felice, come si è potuto apprezzare già dall’aria di sortita “Mercé diletti amici”. Accanto a lui ha brillato la stella sempre in ascesa di Maria José Siri, che ancora una volta ha rivelato doti vocali ottime, al pari della capacità interpretativa.
Penultima recita di Aida per l’Arena di Verona Opera Festival 2022 graziata dalle nubi, tutt’altro che incoraggianti, che ne minacciavano l’interruzione. Per l’occasione un cast di assoluto rispetto tra cui spicca il tenore tedesco Jonas Kaufmann.
Terzo titolo operistico in cartellone della Stagione 2022 dell’Arena Opera Festival, primo e unico non legato alla Premiata Ditta Zeffirelli fu Franco, è il Nabucco di Giuseppe Verdi.
Giunta ormai alla settima replica per questo Opera Festival 2021, Aida di Giuseppe Verdi è titolo immancabile e sacro per l’Arena di Verona. Nel compromesso nato tra il protrarsi dell’emergenza sanitaria e la voglia di riappropriarsi della drammaturgia, siamo testimoni di un ridimensionamento fisico delle masse sceniche a cui eravamo solitamente abituati.
Placido Domingo sul podio alza la bacchetta e ci accompagna in un lungo e intenso percorso spirituale. La Messa da Requiem di Giuseppe Verdi, intrisa di umanità, racconta della nostra terra nel suo incedere vivido, carnale e trascendentale.
L’Adriana Lecouvreur del Maggio era attesa soprattutto per una ragione, la più peculiare: la direzione di Daniel Harding. Autodefinitosi un semplice “viaggiatore” nel repertorio otto- novecentesco italiano, ad Harding vorremmo in realtà chiedere di fermarsi gentilmente almeno per un caffè.
Maria José Siri ha concesso un bis storico dell’aria “Io son l’umile ancella” durante la recita del 25 marzo di Adriana Lecouvreur all’Ópera de Las Palmas a Gran Canaria.
Nei due titoli dello spettacolo, la rarità era costituita dallo “Scherzo comico” Il parlatore eterno, vero e proprio “divertissement” firmato nel 1873 da Amilcare Ponchielli in coppia con il librettista Antonio Ghislanzoni, che un paio di anni prima aveva dato a Verdi il testo di Aida. In tempi moderni, risulta che l’operina sia stata rappresentata soltanto un’altra volta, nel 2006.
Domenica 9 agosto alle 21.15 il Castello Carrarese farà da cornice ad un “Gala Lirico Sinfonico” che vedrà in scena quattro punte di diamante del bel canto internazionale accompagnate dall’Orchestra di Padova e del Veneto diretta dal M° Nicola Simoni.
Quando si sbuca in alto sulle gradinate, il colpo d’occhio è di quelli che restano nella memoria. Al centro il palco per l’orchestra – collegato ai due ingressi principali dell’anfiteatro con passerelle di egual colore – è di un bel rosso vivo, lo stesso degli scranni ad altezze diverse allineati lungo l’ellisse, destinati agli artisti del coro.
Il soprano Maria José Siri sarà a breve impegnata in Manon Lescaut alla Deutsche Oper Berlin e successivamente sarà protagonista della stagione Areniana veronese. L’abbiamo raggiunta per qualche domanda a cui ha accettato gentilmente di rispondere.
«Allorché nel 1923, e precisamente il 1° febbraio, l’opera venne rappresentata alla Scala di Milano, sotto la direzione del maestro Toscanini», racconta Luigi Ricci nel prezioso libro Puccini interprete di se stesso […]
Il nuovo allestimento proposto al Festival Verdi porta la firma di Andrea De Rosa ed è ascrivibile ad un tradizionale calligrafismo, nonostante l’azione sia calata in un non meglio identificato passato prossimo che i costumi terragni, di Alessandro Lai, e le scene scoscese dello stesso De Rosa non permettono di identificare con precisione.
Undicesima rappresentazione di Aida per questo 96° Opera Festival all’Arena di Verona. L’allestimento proposto è quello ideato nel 2002 da Franco Zeffirelli che ne ha curato Regia e Scene. Gradito il ritorno delle coreografie originali di Vladimir Vasiliev […]
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