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A pochi giorni dall’atteso debutto sul podio del Teatro Sociale di Trento con l’opera «Il barbiere di Siviglia», la Fondazione Haydn annuncia il nuovo incarico al giovane musicista veronese per il prossimo triennio.

Gli sguardi di Ravel sulla musica antica e su quella dell’altrove rispetto all’Europa erano al centro del concerto con il quale si è inaugurata la stagione sinfonica del Teatro Sociale di Rovigo.

Quando tra orchestra e direttore si instaura una consuetudine che diventa complicità l’esito non può che essere felice ed è esattamente questo che accade fra l’Orchestra Haydn di Bolzano e Trento e Kent Nagano.

Kent Nagano non occupa il palcoscenico solo come sapiente direttore d’orchestra ma come vero e proprio autore di una nuova drammaturgia musicale.

Una riflessione conclusiva su questa incursione mahleriana di Dantone. La scelta ci è sembrata azzardata ma alla fine quasi riuscita.

Nagano riesce nell’impresa di mantenere intatte le sonorità al netto delle evidenti caratteristiche ambientali, rendendo all’ascolto la medesima idea di fondo plasmandola però all’interno di due contesti simili ma diversissimi.

Kent Nagano dirige l’Orchestra Haydn nelle ultime sette parole di Cristo sulla Croce nelle Cattedrali di Bolzano e Trento 19 e 20 giugno 2023 con la partecipazione straordinaria dei Vescovi di Bolzano e Trento

L’ultima novità in casa Haydn, l’orchestra regionale di Bolzano e Trento, è la nomina di Ottavio Dantone da Direttore Principale (ruolo assunto dal 2021) a Direttore Musicale (in essere dal 2024 al 2026).

Sarà la vicinanza al confine austriaco, sarà la dimensione cameristica dell’organico, ma l’Orchestra Haydn di Bolzano e Trento è probabilmente una delle formazioni italiane più convincenti quando si tratta di mettere sui leggii dell’orchestra le parti dei lavori sinfonici di Ludwig van Beethoven.

L’Orchestra Haydn sarà in tournée in Giappone dal 30 gennaio al 6 febbraio con la direzione di Min Chung e con il pianista Jae Hong Park.

Direttore spesso ospite di molte istituzioni musicali italiane, l’ungherese Gábor Takács-Nagy propone un interessante programma sinfonico con l’Orchestra Haydn di Bolzano e Trento con musiche di Mendelssohn, Haydn e Mozart.

Programma intrigante quello scelto dal violoncellista palermitano, a cominciare l’Improvvisazione che apre il concerto, proponendo sonorità legate alla tradizione mediterranea in cui trovano posto, ovviamente, richiami alla musica del vicino Oriente e quindi del maquam.