Sembra un paradosso, ma forse è semplicemente un segno dei tempi. Che la dice lunga, e per niente bella, sulla capacità dell’informazione intorno alla musica di avere un ruolo oltre la propria autoreferenzialità, che il web ha ingigantito ma non creato.
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Riproposto al Rossini Opera Festival a distanza di undici anni dalla sua ultima rappresentazione pesarese, L’equivoco stravagante ha in questa nuova edizione il suo punto di forza proprio nel risalto ben congegnato dell’esecuzione, senza peraltro trascurare una regia di apprezzabile equilibrio, che punta le sue carte su Rossini, lasciando Gasbarri sullo sfondo.
La prima opera di Rossini, Demetrio e Polibio (che poi, per vari motivi, non fu la prima rappresentata), nacque in un contesto produttivo molto particolare eppure caratteristico sia del costume teatrale che della popolarità dell’opera italiana nel primo decennio dell’Ottocento.
Va in scena Semiramide, e al Rossini Opera Festival il tempo sembra fermarsi, gli eventi ripetersi. L’esito è infatti esattamente quello di 16 anni fa, l’ultima volta in cui cui questo capolavoro anomalo e “astratto”, sfuggente e siderale, era stato proposto a Pesaro.
Il 40esimo Rossini Opera Festival si apre con una nuova messinscena di Semiramide, coprodotta con l’Opéra Royal de Wallonie di Liegi, diretta da Michele Mariotti alla guida dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai e del Coro del Teatro Ventidio Basso, […]
Il Rossini Opera Festival taglia questa estate il traguardo della 40esima edizione, dedicata a Montserrat Caballé e Bruno Cagli. Il ROF XL si terrà a Pesaro dall’11 al 23 agosto e presenterà due nuove produzioni […]
Per tutto il 2018 Rai Cultura ha ricordato l’opera e la figura di Gioachino Rossini nel 150esimo anniversario della scomparsa, avvenuta il 13 novembre 1868. L’omaggio al compositore pesarese si conclude con un ciclo operistico dedicato al “Rossini serio”, in onda dal 4 al 25 novembre ogni domenica mattina alle 10.15 su Rai5 per lo spazio “Domenica all’opera”.
Nel nome della sobrietà dell’ultimo Rossini, quello sacro della Petite Messe Solennelle nella versione più ampia per grande orchestra, si è chiusa nel migliore dei modi la trentanovesima edizione del Rossini Opera Festival 2018. Lusinghieri i dati che, a rassegna terminata, la manifestazione marchigiana può esibire […]
La Rossini Renaissance, ovvero la scoperta che questo grande musicista non è solo l’autore del “Barbiere di Siviglia” o del “Guillaume Tell”, fu all’inizio un movimento senza un centro di gravità permanente, determinato dalla visione e dalla qualità di un ristretto gruppo di storici cantanti e direttori d’orchestra.
Ad apertura di sipario, viene spontaneo ripararsi gli occhi con la mano. Il bianco dilaga e l’effetto è quasi abbacinante. Bianche, tranne le persiane, sono le due palazzine che si fronteggiano ai lati della scena, in stile vagamente neoclassico, entrambe dotate di terrazzo, una anche di un portico dove si può prendere il tè, a condizione beninteso che il servizio sia di candida porcellana.
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