La musica come atto intimo, riflessione ultima sui propri stati d’animo, lontana da qualsiasi descrittivismo, intesa come supremo atto di meditazione.
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Si è da poco conclusa la sesta edizione del Festival Settenovecento, che vede coinvolta non solo Rovereto ma l’intera Vallagarina, durante la quale sono state presentate proposte di assoluto valore artistico e di didattico, ancora una volta attraverso scelte non comuni. Ne parliamo con Angela Romagnoli e Federica Fortunato.
La Natura evocata e non descritta, intesa come insieme di elementi fondanti ed essenziali, sta alla base dei due concerti sinfonici proposti nell’ambito della sesta edizione del Festival Settenovecento, che quest’anno – e non a caso – porta il titolo di “Naturalia. Rumori della natura e sospiri dell’anima.
Un occhio di riguardo è riservato ai giovani esecutori, protagonisti sia del progetto a loro dedicato dell’Orchestra Filarmonica Settenovecento che di Settenovecento OFF, la fascia che raccoglie gli appuntamenti nei borghi della Vallagarina
Bonato, il cui lavoro appare fin da subito certosino e al contempo acuto nel cogliere sia le potenzialità che gli inevitabili limiti della compagine orchestrale – i pregi comunque superano di gran lunga i “difetti” – sceglie impaginati tanto impervi quanto stimolanti impegnandosi in una sfida alla fine vinta senza compromessi.
Si potrebbe pensare che i giovani musicisti tendano a non prendere seriamente i giovani direttori, ma si sbaglia. Anzi, da parte dei giovani musicisti c’è una enorme stima, rispetto e solidarietà nei confronti dei giovani direttori.
Le unioni felici esistono e il Festival Settecenovecento – nato dalla collaborazione delle tre istituzioni musicali storiche che operano a Rovereto – festeggia la sua quarta edizione vincendo, insieme ad altre manifestazioni che animano l’estate, l’emergenza Covid studiando luoghi e percorsi che consentano la massima sicurezza e la migliore fruibilità.
Questa rassegna nasce dall’unione programmatica e artistica di diverse identità dell’associazionismo musicale della città di Rovereto che per diverse ragioni si sono trovate, in passato, in serrata competizione tra di loro per aggiudicarsi pubblico e finanziamenti.
Domenica 15 aprile 2018, ore 11.00, nello splendido Palazzo Diamanti in via della Terra, spina dorsale del nucleo più antico della città di Rovereto, il pianista Axel Trolese sarà ospite dell’Associazione Mozart Italia di Rovereto in occasione del ciclo di concerti intitolati “Matinée in Casa Mozart“, rassegna da 25 anni dedicata a scoprire e valorizzare i giovani talenti.
Innanzitutto ringrazio dell’attenzione: sempre più spesso i concerti, e in particolare quelli di musica contemporanea, vengono ignorati dai media, tradizionali e online, che tutt’al più li annunciano nelle pagine degli spettacoli ma poi non li seguono né li commentano. Sempre più rare le occasioni di un confronto, di una riflessione sulle cose della musica.
L’ Icarus Ensemble, gruppo di Reggio Emilia specializzato nell’esecuzione di musica contemporanea, ha prestato la strumentazione con una formazione comprensiva di pianoforte, clarinetto, oboe, fagotto e flauto con la capacità di mettere assieme ragazzi del gruppo junior con esecutori di comprovata esperienza: il programma e il loro sito non danno i nomi.
Sono segni che esiste ancora un futuro musicale italiano, i concerti con giovani esecutori italiani che provengono dalle istituzioni formative musicali nazionali. Sono testimoni che la cultura musicale in Italia non è del tutto perduta, dimostrando di essere ancora capace di giocare un suo ruolo a livello mondiale.
Il giorno prima del concerto, un invito personale dei padroni di casa comunica l’indirizzo esatto, fino ad allora segreto. E’ questa la caratteristica dei concerti del circuito Wunderkammer in cui per ogni concerto di “Hausmusik” vengono annunciati solo il programma, gli interpreti, l’orario e la località in cui avrà luogo ma non la sede.
Domenico Nordio, uno dei violinisti italiani in ambito internazionale più acclamati del nostro tempo ed il pianista Federico Lovato, che ha sostituito l’annunciato Filippo Gamba anch’egli affermato e operativo nelle sale da concerto e nei teatri più prestigiosi in tutto il mondo, sono stati i brillanti protagonisti del concerto promosso dall’Associazione Filarmonica di Rovereto giovedì’ 25 gennaio 2018 con un programma musicale articolato su due parti molto distinte tra loro.
Il significato del termine “filarmonici” attiene a coloro che praticano la musica in maniera amatoriale ed è termine più consono per definire il progetto che l’Orchestra “I Filarmonici” di Trento fin dalla sua fondazione, nel 1999, ha inteso creare uno spazio dedicato a chi pratica uno strumento musicale.
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Mattia Gaido
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