Il debutto all’opera dell’archistar Massimiliano Fuksas con Tosca e Turandot. L’eleganza di Dior nelle notti della danza con Eleonora Abbagnato. Il ritorno di Roberto Bolle. Il grande cinema di Walt Disney con le musiche eseguite dal vivo.
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L’allestimento di Barrie Kosky nella sua estrema e semplicità s’inchina all’assoluta sovranità della musica, persino quando ricorre a espedienti di grande effetto o a scorciatoie inattese.
Due opere apparentemente eterogenee eppure legate da una sottile affinità, non solo musicale, ma drammaturgica.
La favola mozartiana ambientata in una scuola segna il debutto
al Costanzi del direttore Michele Spotti.
11 opere, 7 balletti e 5 concerti. 10 nuove produzioni, di cui 6 di opera e 4 di danza28 serate in più dello scorso anno: il 25% in più di attività.
Dopo aver conquistato il Leone d’oro per il teatro alla Biennale di Venezia, il regista Krzysztof Warlikowski debutta al Teatro dell’Opera di Roma con un nuovo allestimento dell’ultimo capolavoro di Leoš Janáček, Da una casa di morti, in coproduzione con il Covent Garden, il Théâtre de la Monnaie di Bruxelles e l’Opéra di Lione, dove è andato in scena nel 2018.
Nel primo centenario della morte di Giacomo Puccini, il Teatro dell’Opera di Roma ha avviato una collaborazione col Festival di Torre del Lago per realizzare un nuovo progetto. Propone infatti il Trittico scomposto
Sin dal preludio, Mariotti ha insistito sulla natura del dramma d’amore, un dramma che per certi versi appare quasi preterintenzionale, visto che cresce al di là della dimensione pubblica, della corte, del trionfo, delle scene di folla.
l Teatro dell’Opera di Roma partecipa al programma ‘VIVA VERDI’” per sostenere il progetto della casa-museo del compositore
8 nuove produzioni tra i 9 titoli d’opera, 5 balletti e 4 concerti. Emma Dante, Simon Stone, Richard Jones e Damiano Michieletto firmano le
prossime quattro inaugurazioni dirette da Michele Mariotti
Due secoli dopo, il programma del Teatro Costanzi decide di riportare in scena dopo quarant’anni quest’opera in tre atti, e quasi impossibile da rappresentare che affascinava Richard Wagner, riproponendola per di più nell’edizione critica integrale,.
I personaggi entrano in scena ora fermi e immobili, ruotando con la pedana, oppure andando contro tempo e a volte camminando in senso inverso e antiorario rispetto al movimento della scena.
Per un’opera ultra contemporanea ma non sperimentale, che attinge senza complessi al patrimonio classico, il genio di Battistelli ha scelto l’eclettismo, combinando generi diversi in una tessitura complessa,[…]
«Accettai subito pensando al secondo titolo di una trilogia ispirata a Shakespeare, e cominciai a riflettere sulle situazioni orchestrale, sul tipo di colore drammaturgico. Per un anno, convinto di metterlo in scena all’aperto, lavorai con Graham Vick, con cui avevo lavorato a Birmingham per Wake. Poi è arrivato il Covid…»
Dopo un anno e mezzo di pandemia, Il Teatro dell’Opera di Roma riapre le porte per accogliere il suo pubblico col teatro pieno, rimettendo in scena, per la prima volta dal 1972, la Giovanna d’Arco di Giuseppe Verdi.
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