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Cose che nascono nei festival – quelli degni di questo nome, si capisce – e che meriterebbero di uscirne più spesso, di fare strada anche nelle attività musicali “ordinarie”. Per esempio, le cadenze dei Concerti per violino di Mozart, commissionate nel 2018 a Giovanni Sollima dalle Settimane Musicali al Teatro Olimpico di Vicenza.

Un fine settimana tutto mitteleuropeo, quello che va da giovedì 22 ottobre fino a domenica 25 ottobre, e che vede accedere all’Auditorium di Milano un giovane e talentuosissimo interprete, la cui classe è risultata fin da subito lampante al grande pubblico.

Intervista con l’abate Pietro Metastasio raccolta da Elisabetta Caminer, gazzettante veneziana. Vienna, 20 marzo 1782.

“Leute, Leute! Der Poldi hat ’n Buberl g’habt!” “Chi ha avuto un figlio maschio? Quale Poldi?” domandò sorridendo l’arcivescovo, che si alzava in quel momento da tavola e notò l’animazione regnante nel tinello, dove la servitù già si affollava alla terza mensa.

Nelle terre oggi contese fra Russia e Ucraina la modernità musicale fece ingresso a metà Settecento col rombo del cannone. Gli aratri della guerra tracciano i confini; arti e cultura seguono a rimorchio.

Dopo i successi dei libri «Mozart massone e rivoluzionario» (2005), «E Susanna non vien. Amore e sesso in Mozart» (con L. Bentivoglio, 2014), Lidia Bramani, […]dà vita a un nuovo volume: «Le nozze di Figaro. Mozart massone e illuminista» edito da ilSaggiatore e presto in tutte le migliori librerie.

Torna il “Ciclo Mozart” curato da Federico Maria Sardelli, che giovedì 9 gennaio al Teatro Goldoni di Firenze dirigerà l’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino nell’esecuzione della Sinfonia n.23 in re maggiore K. 181 di Wolfgang Amadeus Mozart.

Il bianco dei tutù, il nero delle crinoline e il rosso del tavolo sono i colori che, a contrasto con il rosa lieve dell’incarnato dei danzatori, caratterizzano le tre diverse anime della serata-omaggio alla grande danza del Novecento in scena al Teatro alla Scala di Milano, a conclusione della Stagione di Balletto 2018-2019.

Nel corso di un lungo viaggio in Europa, compiuto in qualità di “inviato speciale” per la musica del re di Svezia, Joseph Martin Kraus – compositore di nascita tedesca che aveva scelto il paese nordico come seconda patria – si fermò a Vienna per alcuni mesi.

Prendi Giancarlo Giannini, lo mandi da solo sul palcoscenico dell’Olimpico, un occhio di bue a seguirlo, che tanto fermo non riesce a stare, e puoi stare sicuro che lo spettacolo c’è. Qualsiasi cosa reciti. Come suol dirsi, anche la lista della spesa.

L’assassinio di Mozart, il Manoscritto di Budapest
ed altre prese per il modem

«Mi rifiuto di pensare all’opera come a un museo, voglio credere fermamente che possa ritornare ai fasti di un tempo. Abbiamo tutti noi una grande responsabilità nell’aiutare l’opera, come artisti e come pubblico. Ben vengano le sperimentazioni e le innovazioni costruttive, così come il rispetto per le tradizioni.»

La rassegna di musica della stagione 2018-19 del Teatro Salieri è arrivata il 20 febbraio al suo quarto appuntamento. Ospite l’Orchestra di Padova e del Veneto e Sonig Tchakerian come violino concertatore e solista, alle prese con pagine interamente mozartiane.

Per quanto Metastasio, autore del libretto, lo definisca “azione teatrale”, Il sogno di Scipione ha l’aspetto di una vasta Cantata: una collana di dieci Arie nello stile e nella forma dell’opera seria italiana, con un breve coro verso la metà e uno alla fine.