XIV edizione del concorso per giovani talenti femminili della musica del Sorotpimist Club International d’Italia

È giunto alla XIV edizione, appena conlcusa, il Concorso Nazionale “Giovani talenti femminili della musica ‘Alda Rossi da Rios’”, promosso e organizzato da Soroptimist International, organizzazione mondiale su base volontaria di donne impegnate in attività professionali e manageriali, che promuove l’avanzamento della condizione femminile, la piena realizzazione delle pari opportunità e i diritti umani. In linea con queste finalità il concorso ha lo scopo di valorizzare le eccellenze femminili in campo musicale e promuoverne le professionalità, e mette a disposizione tre borse di studio per giovani studentesse talentuose di conservatorio, segnalate tramite selezioni regionali.

Nato nel 1997, il Concorso ha assunto carattere nazionale dal 2001 e, mentre inizialmente era aperto a giovani talenti di entrambi i sessi, dal 2015 è stato declinato solo al femminile, in considerazione delle maggiori difficoltà incontrate dalle giovani musiciste nell’intraprendere una carriera nel campo della musica e della volontà di dare loro un’occasione in più per esprimere le proprie potenzialità.

Ogni edizione ha cadenza biennale, dato che occorre molto tempo e un’organizzazione impegnativa da parte di tutti i club Soroptimist d’Italia per selezionare, come dicevamo, regione per regione, le più talentuose studentesse dei relativi conservatori, che si sfidano, poi, in una finale nazionale con sede ogni volta in una città diversa.

La semifinale e finale dell’edizione di cui parliamo si sono tenute a Genova, presso il Conservatorio “Niccolò Paganini”, l’11 e 12 ottobre scorso. Le ragazze che hanno sostenuto la semifinale provenivano da 18 regioni.

Solo 5 sono state ammesse alla finale di domenica 12, scelte da una giuria presieduta dalla Presidente Nazionale Soroptimist Internazionali d’Italia, Adriana Macchi e dal Direttore del Conservatorio di Genova, il compositore Luigi Giachino – che ha rivelato di aver fatto parte di circa un centinaio di giurie ci concorso -. Con loro hanno avuto il compito di scegliere le tre vincitrici il maestro Aurelio Canonici (Conservatorio di Genova), Monica Cattarossi (Conservatorio di Milano), Nicoletta Conti (Conservatorio di Bologna), Cristina Raffa (già docente del Conservatorio di Pesaro), Irene Schiavetta (Conservatorio di Genova) e Daniela Uccello (già docente del Conservatorio di Milano), tutti pianisti, eccetto Canonici che insegna anche direzione d’orchestra.

Il livello delle finaliste era molto alto e quindi è stato difficile giungere alla scelta, che ha visto premiare come prima classificata la ventunenne fagottista friulana Martina Miniussi (Conservatorio “Tartini” di Trieste), seconda il venticinquenne soprano Lorena Cesaretti (Conservatorio “Respighi” di Latina) e terza la diciottenne violinista del Conservatorio “Verdi” di Milano Sofia Catalano. Il premio consiste in un attestato, una coppa e una borsa di studio, che è di 3.500 euro per la prima classificata, 2.500 per la seconda e 1.500 per la terza. Miniussi ha rivelato doti sonore e capacità di fraseggio molto mature, nonostante la giovane età e ha consentito di valorizzare uno strumento come il fagotto, che ha molto meno letteratura e visibilità di altri, grazie al Concerto per fagotto e orchestra di Carl Maria von Weber, nella versione per fagotto e pianoforte.

Fondamentale l’ottimo pianista accompagnatore, Dario Bonuccelli. La cantante Cesaretti – accompagnata dal pianista Marco Marzocchi – ha spiccato per le capacità di arte scenica, unite a una vocalità ben gestita nei forti e nella voce spiegata, esibita nei brani scelti per la finale, nessuno dei quali, tuttavia, ha consentito di apprezzare le capacità di agogica e dinamica, i piano, pianissimo e i filati, che la professione le consentirà certo di esperire e perfezionare. Bravissima anche la giovane violinista Catalano, che ha eseguito l’impegnativa Sonata n. 2 op. 94 di Prokof’ev – accompagnata dal pianista Dario Bonuccelli – restituendone l’ambiguità stilistica, che oscilla tra lirismo cantabile e slanci ritmici, dimostrando grande padronanza tecnica e sensibiilità espressiva.

Quest’anno, grazie al club Soroptimist di Savona, del quale fa parte la professoressa Schiavetta, è stato istituito un nuovo premio, di 500 euro, intitolato a “Emilia Gubitosi”, la prima donna che si è potuta diplomare in composizione e che è stato attribuito per la migiiore interpetazione di un brano scritto da una compositrice. La vincitrice è stata la giovane pianista trentina Ester Ferrario (Conservatorio “Monteverdi” di Bolzano), classe 2010, che ha spiccato, lei così giovane (15 anni), per la maturità e intensità interpretativa – oltre che per la padronanza tecnica, compreso un sapiente uso del pedale – del repertorio scelto, a partire dalla notissima Sonata op. 27 n.2 di Beethoven, di cui ha proposto una lettura intensa nella tensione drammatica, senza rinunciare alla trasparenza formale.

Con lo stesso tocco sicuro e articolato ha valorizzato anche il Bolero op. 19 di Chopin e ha concluso con la potenza sonora e il virtuosismo del Momento musicale op. 16 n. 4 di Rachmaninoff.

Questa due giorni così intensa del concorso è stata anche registrata ed è visibile su https://www.youtube.com/@conservatoriopag

Donatella Righini
(11 2 12 ottobre 2025)

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