Gala Chistiakova: l’Appassionata di Mittelfest

“Appassionata” a dir poco. Veemente, intensa, dirompente, passionale. Gala Chistiakova a Mittelfest 2020, con l’omonimo concerto da citazione beethoveniana, ha infiammato la Chiesa di San Francesco di Cividale del Friuli con un recital dove l’Empatia, come titola l’edizione del festival, si è fatta sentire tutta, al massimo grado. La brillante pianista russa, con un palmares impressionante di vittorie a concorsi internazionali tra cui lo Chopin di Mosca, di Darmstadt, lo Skriabin, il Busoni, il Grieg di Oslo e non da ultimo il Concorso internazionale PianoFVG che firma la collaborazione del concerto cividalese, ha incantato il pubblico con un vorticoso concerto incentrato sulla Sonata n. 23 in fa minore op. 57 di Beethoven e Tre movimenti dal balletto Petruska di Stravinskij.

Dal tema iniziale dell’Allegro Assai dell’”Appassionata”, fino all’ultima nota de La fiera dell’ultimo giorno di Carnevale, Chistiakova non solo ha saputo infondere a queste opere così diverse, nel tratto comune di un virtuosismo impeccabile, una unità interpretativa cangiante a dimostrazione del suo personale stile, sostenuto da una tecnica inappuntabile e una passio travolgente, ma ha anche saputo dar ragione a una nuova visione non stereotipata di questi cavalli di battaglia che pochi sanno affrontare con dovuta personalità, oltre a meccanici sfoggi nell’esecuzione di queste opere indubbiamente complesse, non adatte a tutte le mani.

Il capolavoro pianistico più rappresentativo del periodo eroico di Beethoven, nel quadro dei tre articolati movimenti dove la classicità della forma perde i suoi cliché in favore di una dialettica trasgressiva, ha subito fatto capire la tara dell’interprete. Grande carattere, sicura, dispotica e irruenta come si deve quando serve, così nella compunta puntualità delle dinamiche, nelle tinte, mezzetinte e chiaroscuri pianistici cha hanno spiccatamente valorizzato la scrittura di questo conosciutissimo capolavoro. Mai sentito così eseguito, in particolare l’Andante con moto e le sue variazioni, suonato senza soluzione di continuità con il terzo tempo, il cui Presto conclusivo nelle strette e dinamiche funamboliche, ha dato una chiusura d’atto di grande passione.

Ancora più estroversa nella Petruska pianistica di Stravinskij, compositore suo di casa per cui è evidente, anche qui, quanto ne sia “appassionata”. Il celebre tema del balletto che apre la vicenda della marionetta tra feste, fiere, giochi, amori e personaggi ambigui, così esplosivo, vorticoso, ribattuto, sfavillante, è stato l’incipit di una irrefrenabile danza pianistica dove non un’incertezza, non un’ombra, non un’umana pur minima titubanza, nella serrata di tempi così veloci su pentagrammi tempestati di stravaganze, hanno intaccato la versione totalizzante di Gala Chistiakova, generosissima in tutto e applauditissima, almeno quanto la chiusura nella prima parte di concerto. Più volte richiamata sul palco, è stata generosa, esemplare e gratificante al massimo grado anche nei bis. Splendidi. Autori russi, tra Rachmaninov  Skriabin.

Alessio Screm
(10 settembre 2020)

La locandina

Pianoforte Gala Chistiakova
Ludwig van Beethoven
Sonata op 57 “Appassionata”
Igor Stravinskij
Tre movimenti dal balletto Petruska

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