Il freddo invernale di questa primavera di ordinario cambiamento climatico ha consigliato a Leonidas Kavakos di evitare di proporre nella ghiacciaia del Teatro Olimpico l’esecuzione integrale in due serate delle Sonate e Partite per violino solo di Bach.

E una vera festa del balletto classico e contemporaneo è stata la terza edizione del Gala Fracci, a cui ha partecipato, immancabile, lo stesso Bolle.

Quando tra orchestra e direttore si instaura una consuetudine che diventa complicità l’esito non può che essere felice ed è esattamente questo che accade fra l’Orchestra Haydn di Bolzano e Trento e Kent Nagano.

Come dire un programma popolare, ma scelto con acume e intelligenza, che Oren ha condotto da par suo e che Tézier, con la sua calda musicalità, il fraseggio nobile, la magnifica restituzione dei testi, ha impreziosito.

L’idea, molto interessante, è sviluppata nello spettacolo in modo scorrevole e coerente e riserva qualche notevole coup de théâtre,

Punta di diamante di tutta la produzione è il magnifico Cublai di Carlo Lepore, attore smaliziato e disinvolto, cantante dalla voce ampia e solidissima.

Tutto scorre con fluidità, a ritmo di musica, a raccontare con una leggerezza che fa da contraltare alla tonitruanza orchestrale, dando vita ad uno spettacolo assai godibile.

La forza scenica dell’insieme conferisce a questa produzione un’estrema unicità. Gli elementi lirici per eccellenza si uniscono alle sfumature che identificano il genere della Zarzuela

Protagonista Ian Bostridge, uno dei massimi musicisti del nostro tempo, per la prima volta sia a Pordenone sia a Trieste insieme a La Cappella Neapolitana diretta da Antonio Florio,

Dopo averla eseguita al suo primo debutto, un paio di anni fa, l’orchestra giovanile con strumenti barocchi Frau Musika è tornata alla Johannes Passion in occasione appunto del tricentenario della prima esecuzione.

In un solenne Venerdì Santo, la programmazione artistica dell’Auditorium Rai “Arturo Toscanini” di Torino ha proposto un concerto fuori abbonamento in occasione della Pasqua, vedendo in programma due interessanti quanto differenti visioni di sofferenza, dolore, speranza e rinascita.

Nel gioco del teatro nel teatro esposto nel primo atto, si viene a perdere il vero contesto dal quale Magda vuole fuggire e non emerge l’inquietudine psicologica di questo personaggio.

Oliver Mears, regista d’opera alla Royal Opera House, trascina la trama storica in una Venezia moderna governata dalla mafia.

All’Opera di Francoforte il pubblico entusiasta della prima di Giulio Cesare in Egitto ha vissuto una brillante serata d’opera, come avrebbe potuto essere celebrata a Londra nel 1724 durante il periodo di massimo splendore artistico del Caro Sassone.

Il programma proponeva due Quartetti di Wolfgang Amadeus Mozart che aprivano e chiudevano il concerto, il fulmineo e giovanile Divertimento in fa magg. KV 138, e il Quartetto in do magg. “Dissonanzen” KV 465, che occupava tutta la seconda parte della serata.