A Piacenza la musica rinasce sotto le stelle

All’indomani della presentazione del cartellone autunno-inverno 2020 del Teatro Municipale di Piacenza, in cui il sovrintendente Cristina Ferrari ha proposto una stagione di tutto rispetto affiancando alla tradizione titoli inconsueti, si è tenuto il secondo appuntamento per la rassegna “E quindi uscimmo a riveder le stelle”.

Questo concerto, avveratosi in un settembre ancora troppo affollato di incertezze, vuole essere un segno tangibile della possibilità di ritornare ad ascoltare la musica nella sua legittima e imprescindibile dimensione “dal vivo”.

A tenore le fila della serata l’inossidabile baritono Leo Nucci che dall’alto dei suoi settantotto anni ha indossato le vesti dei personaggi rossiniani e verdiani che hanno reso gloriosa la sua lunga carriera internazionale.

Il sodalizio artistico e umano del baritono emiliano con Piacenza è più che consolidato e il pubblico, che è accorso numeroso anche da altre città, gli ha dimostrato ancora una volta la sua più affettuosa gratitudine.

Tra un’aria e l’altra del Barbiere di Siviglia, Rigoletto e Nabucco si sono alternate le più celebri sinfonie rossiniane e verdiane tratte da La gazza ladra, Luisa Miller e I vespri siciliani dirette dall’essenziale bacchetta del maestro Alvise Casellati.

Immancabile il coro del Nabucco “Va pensiero su l’ali dorate” eseguito dal Coro del Teatro Municipale istruito dal sapiente maestro Corrado Casati.

La seconda parte del concerto ha ospitato il quarto movimento della Sinfonia n. 9 in re minore di Ludwig van Beethoven, di cui quest’anno ricorrono i duecentocinquanta anni della nascita. Per l’occasione il quartetto dei solisti è stato composto dal soprano Silvia Dalla Benetta, dal mezzosoprano Anna Maria Chiuri, dal tenore Marco Ciaponi e dal baritono Graziano Dallavalle.

Nonostante i concerti all’aperto siano sempre non di facile gestione -con l’aggravante dei distanziamenti e complice l’amplificazione che nell’ambito della musica classica è questione assai delicata e dibattuta- il quarto movimento della Nona si è stagliato in tutta la sua magnificenza, affermando ancora una volta la moderna eloquenza del linguaggio beethoveniano.

Ma la punta di diamante della serata, senza nulla togliere agli artisti intervenuti, è stata, come ha anticipato prima del concerto l’Assessore alla Cultura Jonathan Papamarenghi, la presenza della nascente Orchestra Farnesiana, una formazione costituita prevalentemente da eccellenze piacentine e nata dall’idea della violoncellista Giulia Lanati, dal violinista Gabriele Schiavi e dal violista Marcello Schiavi.

L’iniziativa, accolta dal consueto entusiasmo di Cristina Ferrari, ha preso subito forma rafforzando ulteriormente la necessità che l’arte sia un patrimonio vitale e un’evidente risorsa per superare le troppe barriere che spesso ostacolano il necessario sviluppo e arricchimento culturale collettivo.

Ora non ci resta che attendere l’evolversi di questa nuova compagine alla quale auspichiamo un futuro musicale di tutto rispetto nel panorama artistico italiano e internazionale.

Gian Francesco Amoroso
(5 settembre 2020)

La locandina

Direttore  Alvise Casellati
Baritono  Leo Nucci
Soprano  Silvia Dalla Benetta
Mezzosoprano  Anna Maria Chiuri
Tenore  Marco Ciaponi
Baritono  Graziano Dallavalle
Orchestra Farnesiana
Coro del Teatro Municipale di Piacenza
Maestro del coro  Gabriele Casati

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