CD: Serse tra passato e presente

Se si potesse scegliere un solo aggettivo per descrivere il Serse di Händel crediamo che “inafferabile” sia quello che maggiormente glisi attagli.

Terzultimo titolo operistico nel catalogo del Sassone, che dopo le successive Imeneo (1740) e Deidamia (1741) vira decisamente sugli oratori – per altro anch’essi teatralissimi – Serse (1738) ondeggia, almeno all’apparenza tra passato e presente, guardando in realtà al futuro.

Rispetto alla prima intonazione del libretto di Nicolò Minato per mano di Francesco Cavalli – il suo Xerse va in scena a Venezia nel 1655 – e alla successiva “all castratos” di Giovanni Bononcini (Roma 1694) su testo rimaneggiato dallo Stampiglia, il Serse händeliano vede uno sfrondamento di personaggi per concentrarsi sui sette principali, il tutto in ottica squisitamente metastasiana, ma tuttavia sembra ben tener conto dell’archetipo cavalliano nel non seguire rigidamente lo schema recitativo-aria aprendosi invece ad un recitar cantando che è elemento fondante della produzione del secolo precedente. Ne consegue un’opera in certo qual senso “passatista” ma che, alla luce dei fatti si rivela profetica per quanto avverrà nel giro di pochi decenni – i grandi hanno il potere di prevedere il futuro – con il canto di conversazione che diverrà uno dei punti di forza del teatro in musica.

Registrato dal vivo durante le recite del 29 e 31 marzo 2019 al Teatro Valli di Reggio Emilia il Serse pubblicato dalla HDB Sonus si pone senza dubbio come punto di riferimento tra quelle già presenti sul mercato discografico.

Ottavio Dantone e la sua Accademia Bizantina – complice l’illuminante edizione critica realizzata da Bernardo Ticci – brilla per luminosità di suono e rigore esecutivo, cogliendo al contempo tutti gli elementi melodici, qui risolti attraverso la discorsività suggerita dalla musica stessa.

Nel ruolo titolo Arianna Vendittelli si distingue per il fraseggio sempre appropriato, così come risulta perfettamente centrato l’Arsamene di Marina De Liso, gran signora del Barocco.

Delphine Galou è Amastre dagli accenti decisi, Monica Piccinini Romilda appassionata, Francesca Aspromonte Atalanta volitiva.

A completare il cast Luigi De Donato nei panni di un impeccabile Ariodate e Biagio Pizzuti capace di cogliere ogni sfumatura di Elviro.

Registrazione nitida e libretto davvero sontuoso.

Alessandro Cammarano

Gerog Friederich Händel
Serse
Accademia Bizantina
Ottavio Dantone
HDBSonus (2022)

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