Martina Franca: C‘era una volta… Cenerentola!, che bella l’opera con i bambini

L’Italia si proclama a gran voce, spesso un po’ cialtronescamente, “Patria dell’Opera” ma, alla prova dei fatti l’Educazione Musicale è materia scolastica reietta tra le reiette, ridotta nella maggior parte dei casi all’orrida pratica del piffero di plastica, più utile come corpo contundente che non come strumento.
La musica è la Cenerentola dei programmi scolastici, svilita quando non umiliata, ma in alcuni illuminati casi riesce ancora a dimostrare quale formidabile strumento di educazione sia, grazie ad insegnanti capaci e appassionati e al supporto di istituzioni culturali lungimiranti.

È proprio la Cenerentola che un fantastico gruppo di bambini da sei ai dodici anni hanno messo in scena al Chiostro di San Domenico nell’ambito del Progetto Rossini 1868/2018 all’interno del Festival Junior-Festival della Valle d’Itria, con la collaborazione di “Bambini e ragazzi… all’Opera!” della Fondazione “Paolo Grassi”.

C’era una volta… Cenerentola! non è, come spiega Marco S. Bellocchio nelle sue brevi note di regia, ideatore e regista del progetto, una riduzione dell’opera rossiniana, ma una sua riscrittura per uno spettacolo “con bambini” ma non “per bambini”.
A quel che abbiamo visto e sentito possiamo dire che l’operazione è perfettamente riuscita; la parte musicale, che è quella originale della Cenerentola, trova perfetta coniugazione con il testo recitato, dando vita ad una contaminazione di generi vicina al mondo infantile, quello del “raccontami una favola” e quello degli adulti che hanno il compito di condurli per mano in un percorso di crescita.
La storia è tanto semplice quanto intrigante: uno zio di moltissimi bambini, il bravo Mauro Lamantia, ha appena finito di raccontare loro l’ultima di una lunga serie di favole della buona notte ma i piccoli non hanno nessuna intenzione di dormire e chiedono a gran voce un’ultima storia. Lo zio, spazientito, li invita al riposo notturno intimando loro di farsi trovare addormentati quando tornerà dopo essersi lavato i denti. A questo punto i bimbi prendo in mano la situazione e, dopo vari tentativi di accordi sballati al pianoforte trovano la giusta sequenza e le prime note di  ”Una volta c’era un re” evocano il nuovo racconto, del quale essi stessi saranno protagonisti insieme ai personaggi dell’opera, guidati da un Alidoro bambino cui dà voce e corpo Stefano Marangi, che recita da attore consumato ma con la freschezza della sua davvero giovanissima età.
Niente costumi, solo cartelli che indicano il nome o i ruoli all’interno del racconto, quelli di Don Ramiro e Dandini sono naturalmente double-face per scambiarsi le identità rapidamente, e qualche accessorio; non serve altro per raccontare una favola.

Il pianista, l’impeccabile e divertito Vincenzo Rana, anche lui col suo bel cartello, accompagna il canto e sottolinea l’azione.
Tutto scorre fluido, i giovani interpreti, alcuni piccolissimi, divisi in un coro di “cavalieri” e in un ensemble ritmico di “topini” si impegnano, assai ben preparati musicalmente da Angela Lacarbonera fino a raggiungere un risultato di ottimo livello.
Impagabile la carrozza con effetto “zoccoli di cavalli” che porta Angelina-Cenerentola al ballo, realizzata dai solerti “topini” percussionisti.
Ad eccezione di Antonio Mandrillo, rimarchevole Don Ramiro e cantante già in carriera e di sicuro avvenire, gli altri interpreti sono tutti allievi dell’Accademia di Belcanto “Rodolfo Celletti” e non sfigurano per nulla, fatta salva qualche piccola incertezza qua e là, nei rispettivi ruoli.
Hanna Fraser è un’Angelina dal bel timbro brunito e rotonda nei centri, Hao Wang disegna un ottimo Dandini, buffo ma non troppo, mentre Magdalena Hinz e Aiko Miyamoto convincono rispettivamente come Clorinda e Tisbe. Mauro Lamantia è Don Magnifico recitante, a rammentare che anche nelle favole un elemento di realtà c’è sempre.
Conclusa la favola con “la bontà in trionfo” si torna alla realtà, con lo zio che rientra in scena con lo spazzolino da denti in mano e trova il nipotame addormentato.
Uno spettacolo bellissimo, vissuto, partecipato, commentato a voce alta dai bimbi fra il pubblico, goduto da genitori e nonni e anche da chi scrive.

Alessandro Cammarano
(25 luglio 2018)

La locandina

Don Ramiro Antonio Mandrillo
Dandini Hao Wang
Don Magnifico Mauro Lamantia
Clorinda Magdalena Hinz
Tisbe Aiko Miyamoto
Angelina Hannah Fraser
Pianoforte Vincenzo Rana
Progetto e regia Marco Bellocchio
Preparazione musicale Angela Lacarbonara
Coro di voci bianche “Festival Junior”
Progetto “Bambini e ragazzi… all’Opera!” della Fondazione Paolo Grassi

0 0 voti
Vota l'articolo
Iscriviti
Notificami

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

0 Commenti
Inline Feedbacks
Vedi tutti i commenti