Orléans: Lorenzo Soulès vince il concorso sul pianoforte contemporaneo

Dopo un’eliminatoria e tre round, è giunto al termine il Concours international de piano d’Orléans. I finalisti Chi Ho Han, Chisato Taniguchi e Lorenzo Soulès si sono esibiti il 10 aprile presso il Teatro di Orléans in una doppia prova: con l’Ensemble intercontemporain diretto da Julien Leroy i tre pianisti hanno eseguito la temibile Passacaille pour Tokyo di Philippe Manoury; in seguito, ognuno dei tre ha presentato un brano tratto dalla letteratura per pianoforte solo tra il 1915 e il 1930 di massimo un quarto d’ora e completato con un bis, sempre per pianoforte solo, composto dal 1920 ad oggi.

Al termine la giuria presieduta dallo stesso Philippe Manoury e formata da Cecilia Balestra, Françoise Clerc, Peter Paul Kainrath, Ichiro Nodaira (che della Passacaille fu il primo interprete), Tamara Stefanovich e Francesco Tristano si è riunita per deliberare ed è emersa con il verdetto molto rapidamente. Al pianista francese Lorenzo Soulès, classe 1992 e già vincitore del Concorso di Ginevra 2012, è andato il primo premio, il premio Edison Denisov, il premio del pubblico e il premio della giuria di studenti del Conservatorio di Orléans. La pianista giapponese Chisato Taniguchi (1998) si è classificata seconda, vincendo anche il premio Dutilleux-Joy, consistente in una residenza artistica presso la casa del compositore e della pianista. Al terzo posto il sudcoreano Chi Ho Han (1992), cui è andato anche il premio Isang Yun.

Il premio di composizione Chevillon-Bonnaud è stato assegnato ex aequo alla compositrice giapponese Miharu Ogura per Sillage de lignes suonato da Chisato Taniguchi in prima prova, e a Matthieu Acar, presente al concorso sia come pianista che come compositore. A Ogura è stata assegnata la nuova commissione da Radio France, mentre ad Acar il premio Samson François. Ad Alexa Stier, Hristeya Markova e Yaoyue Huang sono andati rispettivamente i premi Maurice Ohana, André Boucourechliev e André Jolivet, mentre al pianista indonesiano Haniel Anugerah, il più giovane della competizione, è andato il premio Albert Roussel e il premio Ricardo Viñes.

Il Concours di Orléans, come si potrà facilmente intendere, vede un gran numero di premi speciali, ognuno relativo all’esecuzione di importanti compositori del Novecento, ispirati a grandi interpreti dello scorso secolo, oppure relativi alla composizione di nuovi brani. Nel primo round, infatti, ogni concorrente ha dato una prima esecuzione assoluta di un brano scritto espressamente per lui da un compositore da lui proposto o scelto tra quelli offerti dal Concours.

Si conclude così la quindicesima edizione del Concours di Orléans, l’unico al mondo dedicato al repertorio del XX e XXI secolo, ma comincia ora il viaggio dei suoi premiati, tra concerti, dischi, incontri e attività promozionali. La prima tappa è stata giorno subito successivo. Al Theatre des Bouffes du Nord di Parigi si è svolto il concerto dei primi tre premi, con una selezione dal meglio delle loro prove durante il Concorso. In quest’occasione, alla direttrice artistica del Concours international du piano, la milanese Isabella Vasilotta, è stato consegnato l’Ordre des Lettres et des Arts dal governo francese per i suoi meriti culturali.

Alessandro Tommasi

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