Salisburgo: the Sound of Mozart

I Mozart Matinée sono il più salisburghese tra gli appuntamenti del Festival. Amati dal pubblico locale che nel corso dei decenni ne ha fatto una tradizione, affidati all’Orchestra del Mozarteum, uno dei pilastri muscoli della città, i Matinée rappresentano una sorta di rito laico dei fine settimana durante il Festival.

Sembrano tra di loro conoscersi tutti gli spettatori che affollano la Großer Saal del Mozarteum e che passano da un abbraccio a una tartina al salmone per poi commentare il concerto brindando con una flûte di Champagne; lo spettatore occasionale è quasi di troppo eppure anch’egli viene coinvolto dall’ atmosfera festosa in nome della musica del Genius Loci.

Il programma di sabato 20 scorso prevedeva tre impaginati mozartiani racchiusi in poco meno di un decennio affidati alla mano tanto istrionica quanto sapiente di Ivor Bolton e all’introverso pianista russo Alexander Melnikov.

Ad aprire il concerto la Sinfonia in Re magg. KV 297  “Parisier”, acutamente modellata da Mozart sul gusto del pubblico parigino, tanto che in una lettera a Leopold all’indomani della prima esecuzione, l’autore riferisce che l’uditorio aveva avuto  applaudito esattamente nei punti “a effetto” previsti.

La brillantezza della pagina ha trovato in Bolton interprete ideale è capace di ricreare l’atmosfera boulevardier della “Parisier” senza comunque rinunciare ad un indispensabile scavo nelle preziosità armoniche e contrappuntistiche.

A seguire il Concerto per pianoforte e orchestra In Sol magg. K 553. Melnikov si pone in una dimensione che pare voler escludere il pubblico dall’ascolto; il suono è rarefatto, il fraseggio parcellizzato tanto da non consentire di ritrovarvi un filo logico, opponendosi di fatto alla lettura apollinea di Bolton.

Applauditissimo, il pianista russo sceglie come bis la Fantasia in re minore KV397 che sotto le sue dita appare ancor più paranoica del K 353 tanto risente di agogiche stravaganti e di un tocco a tratti incline al carillon.

A chiudere in gloria la Serenata in Re magg. KV 320 – “Posthorn-Serenade”, resa attraverso dinamiche incalzanti e ricca di invenzioni ritmiche. Semplicemente spettacolari i legni protagonisti del Minuetto e il solista al Posthorn nel Presto conclusivo.

Successo trionfale.

Alessandro Cammarano
(20 agosto2022)

La locandina

Direttore Ivor Bolton
Pianoforte Alexander Melnikov
Mozarteumorchester Salzburg
Programma:
Wolfgang Amadeus Mozart
Sinfonia in Re magg. KV 297 (300a) – „Pariser“
Concerto per pianoforte e orchestra in Sol magg. KV 453
Serenata in Re magg. KV 320 – „Posthorn-Serenade“

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