Trento: l’eleganza di Roberto Cominati per Saint-Saëns

Il ritorno in sala per ascoltare nuovamente dal vivo un concerto sinfonico è di quelli che fanno brillare gli occhi. Così il pubblico (numeroso a Bolzano e invece timidamente contenuto a Trento) ha accolto l’appuntamento con l’Orchestra Haydn, primo incontro in presenza e contemporaneamente ultimo concerto della stagione. Sul podio Arvo Volmer, direttore stabile dell’orchestra, che ha diretto il pianista Roberto Cominati nel Secondo concerto di Saint-Saëns e ha chiuso la serata con la “Tragica” di Schubert.

La presenza di Cominati, artista dalla musicalità raffinata e dal tocco sempre elegante, ha reso l’appuntamento quasi familiare, ricordando quell’intesa reciproca tra il solista e l’Orchestra Haydn che nel 1993 gli valse il Primo premio al Concorso “Busoni”. La brillantezza nelle dita, la luminosità nel tocco e la sicurezza sul palco di un talento consolidato hanno offerto una lettura entusiasmante del Concerto di Saint-Saëns, che proprio su queste caratteristiche costruisce un’opera dal taglio formale inusuale. Il pianoforte è il vero conduttore di un racconto che spazia dai virtuosismi del tardo romanticismo all’improvvisazione tastieristica barocca, mentre l’orchestra, perlopiù cameristica, interviene con parsimonia, riproponendo in rare eccezioni il tema romantico a suono pieno.

Cominati attraversa queste pagine con la sicurezza del grande pianista, affrontandole con perfezione tecnica e sapienza interpretativa, dalle lunghissime volatine perlate alle cadenze quasi organistiche, finanche in quei momenti, nel secondo movimento, l’Allegro scherzando, dove lo strumento solista si fa accompagnatore dell’orchestra, riuscendo a dare sempre e comunque organicità al tutto.

Attorno a lui, sul palco, l’Orchestra Haydn dà il meglio di sé, restituendo un suono nuovo, timbricamente molto più interessante e coinvolgente negli archi e preciso nei fiati. Apprezzamento condiviso dal pubblico, che regala un’attenzione rinnovata all’esecuzione della Quarta sinfonia di Schubert. Bello l’equilibrio sonoro e il perfetto inquadramento del pathos nel primo movimento, mentre risulta alquanto statica la scelta di tempi e andamento, soprattutto nel terzo movimento, il Menuetto.

Chiude con questo appuntamento, il primo aperto al pubblico dall’ottobre 2020, la stagione dell’orchestra in teatro. Per fortuna i concerti non finiscono qui, bensì proseguono in estate, dal 1° di giugno, con oltre cinquanta eventi tra opera, concerti e danza. La quantità giusta per recuperare sei mesi senza musica dal vivo.

Monique Ciola
(12 Maggio2021)

La locandina

Direttore Arvo Volmer
Pianoforte Roberto Cominati
Orchestra Haydn di Bolzano e Trento:
Programma
Camille Saint-Saëns
Concerto per Pianoforte N. 2 in sol minore, Op. 22
Franz Schubert
Sinfonia N. 4 in do minore, D 417 “Tragica”

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