Cd: Il Cannone – Francesca Dego

Ci sono violini che vanno vezzeggiati, altri assecondati, altri ancora domati; tra questi ultimi rientra sicuramente il “Cannone”, ovvero il Guarnieri del Gesù del 1746 che appartenne, non a caso, a Niccolò Paganini.

Al netto della narrazione popolare che vuole il virtuoso genovese alleato del diavolo – lo stesso, per altro, si disse di Tartini – il suo carattere “spigoloso” è dato di fatto e il suo strumento d’elezione non poteva che possedere un’anima propria e di tutt’altro che facile decifrazione.

Francesca Dego, violini-star di rango, si pone esattamente alla pari con il “Cannone” nel CD della Chandos registrato nel 2019 a Genova in quel Palazzo Tursi dove il violino monstre è conservato e da cui non esce mai.

Dego, accompagnata al pianoforte da Francesca Leonardi sceglie la via del dialogo, sfruttando la sonorità debordante del Guarnieri non piegandola ma plasmandola, il tutto attraverso una scelta di impaginati che ne mettono plasticamente in luce tutte le caratteristiche.

In una lunga carrellata vengono affrontati pezzi dello stesso Paganini – segnatamente il Concerto n. 2 in Si minore e il Cantabile Re maggiore– insieme ad altri di ispirazione paganininana.

L’omaggio di Schnittke con il suo “A Paganini” e quello, ironicissimo, del rossiniano “Un mot à Paganini” sono risolti attraverso una lettura lucidamente meditata.

Di bella intensita “Come d’autunno”, di Carlo Boccadoro che scrive un autentico e mai pedissequo omaggio ai Capricci; qui la Dego sfoggia un fraseggio improntato alla ricerca ultima del modulo sonoro coniugandolo ad una costante ricerca di colori e a ben calibrate soluzioni dimamiche.

L’incisione è intelligentemente spaziata e ricca di calore.

Alessandro Cammarano

Il Cannone
Francesca Dego plays Paganini’ violin
CHANDOS 20223 (2021)

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