Forum Arte Spettacolo: la falsa ripartenza dello spettacolo dal vivo

Il DPCM del 17 maggio, dopo tre mesi di fermo assoluto e di scarsissima attenzione, comunica l’autorizzazione dal 15 giugno, con limitazioni stringenti, alla riapertura degli spettacoli dal vivo.
Ben presto i lavoratori e le imprese appartenenti a quel mondo hanno realizzato che si è trattato di una FALSA RIPARTENZA in quanto le condizioni erano e rimangono insostenibili.

Lo spettacolo dal vivo, a differenza di tanti altri settori, necessita di preparazione, pianificazione, programmazione e promozione, dunque perché possa veramente ripartire sono necessari tempi e modalità precise.
Le condizioni imposte sin dal DPCM del 17 maggio prevedono spettacoli al chiuso con il limite massimo di 200 persone ed eventi all’aperto con il limite di 1000 persone, indipendentemente dalla capienza originale degli spazi mentre il DPCM del 7 settembre ha consentito, ad esempio, l’aumento della capienza dei mezzi pubblici all’80% per far conciliare economia e salute.

Nel corso dell’estate il settore dello spettacolo ed eventi ha dimostrato, anche grazie alla storica attenzione alla sicurezza, di essere in grado di gestire in modo sicuro i protocolli richiesti, pertanto chiediamo:

– Ridefinizione con normativa nazionale, dei limiti delle capienze in base alla dimensione e alle caratteristiche dei luoghi e in base alla modalità di fruizione dell’evento che sostituisca, mantenendo distanziamento e protocolli di sicurezza (dispositivi di protezione personale, sanificazione, tracciamento etc.), il limite delle 200 presenze al chiuso e 1000 all’aperto.

A questi limiti si sono aggiunti nuovi costi organizzativi dovuti ai protocolli sanitari, nuove responsabilità per gli organizzatori, spesso demotivati e ostacolati dalla burocrazia e dalle Pubbliche Amministrazioni poco virtuose e poco coraggiose salvo qualche sporadica eccezione.

I grandi tour italiani ed internazionali, erano già stati rimandati ad inizio pandemia al 2021, ma nel periodo giugno/ottobre si stima siano stati cancellati altri 100.000 eventi medio-piccoli, di certo meno mediatici ma che riguardano una lunga filiera che genera almeno 200.000 posti di lavoro (*):
tour, festival, rassegne, serate danzanti, fiere, congressi e convegni, kermesse, sagre, feste patronali, sono stati chiusi i club, le sale da ballo, i circoli culturali e ricreativi, sale prove e studi di registrazione.

Dunque oltre a quelli cancellati o riprogrammati a data da definire nel corso del lock-down, il 90% degli eventi estivi sono andati irrimediabilmente perduti. Ciò ha significato il blocco di una intera ECONOMIA PRODUTTIVA: moltissimi artisti con le loro maestranze sono rimasti inattivi e così la maggior parte delle aziende dello spettacolo (produttori, agenzie di spettacolo, booking, management, procuratori artistici, service, cooperative di lavoro, lavoratori autonomi, negozi strumenti musicali, imprese ed associazioni operanti nello spettacolo, tutte essenziali per l’organizzazione e la promozione, e tutti i servizi connessi come noleggi, strutture, beverage, ecc. Un intero comparto che si stima aver perso circa 750 milioni di €uro e cioè almeno il 30% del volume d’affari precedente alla pandemia (**).

Lo spettacolo dal vivo non è convertibile, non è come passare dalla confezione di camicie alle mascherine, ed è a rischio anche la disaffezione e il cambio di abitudini del pubblico dei live.
È ormai chiaro che dovremo convivere con il virus nel rispetto delle regole della distanza sociale e della protezione individuale, almeno sino all’arrivo del vaccino.

La quasi totalità dei lavoratori del settore dello spettacolo ha perso il lavoro, e numerose imprese hanno chiuso! Serve dunque una urgente presa di coscienza, supportata da azioni concrete e immediate, da parte delle istituzioni affinché questo processo devastante venga bloccato.
Inoltre, in vista del piano di investimenti previsti dal Next Generation EU, chiediamo che venga aperto un capitolo specifico per il nostro settore e di essere coinvolti nei tavoli di discussione.

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(*) https://www.istat.it/it/files//2019/04/Istat-Audizione-lavoro-spettacolo.pdf
(**) https://www.calcioefinanza.it/2019/07/11/quanto-vale-calcio-in-italia-statistiche-siae/

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Nel frattempo sono immediatamente necessari ulteriori ammortizzatori per i lavoratori e nuove forme di sostegno e incentivo per tutta la filiera.
Chiediamo:

  • –  Tempestivo adeguamento degli Istituti Previdenziali alle azioni e ai decreti governativi e alle norme stabilite dal Parlamento.
  • –  Rinforzo dell’apparato dell’Ente Previdenziale con
  • –  Estensione di tutti gli ammortizzatori sociali sino alla fine dello stato di emergenza.
  • –  Proroga degli assegni agli intermittenti e autonomi che versano il FPLS con gli stessirequisiti richiamati dall’art.84 comma 8 lettera b) del D.L. 34/2020.

  • –  Riconoscimento di contributi previdenziali per ogni mese di fermo lavorativo parametrati aduna media dei quattro anni precedenti,

    (attingendo, se necessario, dal tesoretto di 5.3 miliardi exEnpals confluito nell’Inps del quale il presidente dell’Inps Pasquale Tridico ha fatto cenno nella

    recente conferenza Art-Lab tenutasi a Bergamo lo scorso 25 settembre)

  • –  Riconoscimento dei contributi reali per le prestazioni non svolte ma già contrattualizzate oannunciate o già andate in prova e poi cancellate.
  • –  Riformulazione, per le imprese della filiera dello spettacolo e degli eventi, dell’art.25 del DecretoRilancio commi 4 e 5 per contributo a fondo perduto, con estensione della base di calcolo parametrata a tutto il 2019, così che TUTTE le imprese del settore possano avere un adeguato sostegno, necessario per la loro sopravvivenza.
  • –  Nuovi bandi Extra FUS per tutta la filiera dello spettacolo e degli eventi (così come descritta nel precedente paragrafo)
  • –  Attuazione di misure di defiscalizzazione a tutte le imprese, profit e non profit, del settore spettacolo ed eventi, fino al ripristino delle condizioni pre-Covid.
  • –  Attuazione di misure di decontribuzione a tutte le imprese del settore spettacolo ed eventi, fino al ripristino delle condizioni pre-Covid attingendo dal tesoretto di cui sopra
  • –  Interventi straordinari delle regioni
  • –  Immediata liquidazione dei debiti che la P.A. ha nei confronti delle imprese e delleorganizzazioni non profit e/o compensazione con i debiti direttamente in F24.
  • –  Innalzamento del tetto limite di spesa e aumento della soglia per il credito d’imposta (TaxCredit e Art Bonus) di almeno il 30% rispetto all’attuale e individuazione di nuove formule di

    credito d’imposta per sostenere il finanziamento della cultura e dello spettacolo da parte di privati.

  • –  Congelamento dei versamenti relativi a mutui e cartelle esattoriali.
  • –  Azzeramento, fino al ripristino delle normali attività parametrate alla media degli ultimi 3 annifiscali, dei canoni di affitto in spazi comunali ovvero azzeramento fino alla chiusura dello stato di crisi e riduzione del 50% per tutto il 2020 e primo semestre 2021. Pur se di non diretta competenza del Ministero, ci auguriamo un’intercessione verso i comuni a tal proposito e applicazione del credito d’imposta al 70% non solo per la categoria catastale C1, come già previsto, ma anche per le categorie D nelle quali ricadono le categorie da noi rappresentate.
  • –  Azzeramento, fino al ripristino delle normali attività parametrate alla media degli ultimi 3 anni fiscali delle tariffe di conduzione spazi (utenze, rifiuti, altro). Ridurle per i 6 mesi successivi alla riapertura attività. Vale il discorso di intercessione e dialogo come al punto precedente.
  • –  Azzeramento, fino al ripristino delle normali attività parametrate alla media degli ultimi 3 anni fiscali, dei costi per le pratiche autorizzative: bolli, diritti di segreteria, tasse governative

istituzione di uno sportello dedicato, con una

competenza specialistica del settore, e numero di telefono dedicato per avere risposte concrete e

puntuali.

Estensione della Naspi per i lavoratori autonomi a gestione ex Enpals e per gli intermittenti anche in

costanza di rapporto lavorativo.

all’interno dell’ente pensionistico di appartenenza (ex –

Enpals) utili al conteggio per la pensione per i lavoratori del gruppo A, al fine di garantire il requisito per

malattia, maternità, disoccupazione etc.

2

La Cultura è un bene essenziale per la formazione dell’individuo e per il rafforzamento e la coesione della società.

Questo assunto deve trovare applicazione anche nelle normative fiscali. Un ambito in cui è necessaria una immediata revisione è l’applicazione dell’IVA. Per il settore relativo al mondo dello spettacolo dal vivo l’aliquota agevolata al 10% è applicata solo alla prestazione artistica e alla sua intermediazione, mentre a tutte le altre prestazioni connesse, altrettanto necessarie per la realizzazione dello spettacolo o dell’evento, viene applicata l’aliquota generale del 22%.

Nell’intento di arrivare all’obbiettivo di un adeguamento dell’aliquota dell’Iva sulla Cultura come bene primario al 4% chiediamo:

  • –  che sia attuata l’immediata estensione dell’aliquota al 4% per prodotti video-fonografici e prodotti culturali destinati al pubblico (come già previsto per il mondo dell’editoria) e per i corsi di formazione alla musica e alle arti.
  • –  che sia attuata l’immediata l’estensione dell’aliquota 10% per tutti gli elementi della filiera strettamente collegati alla produzione di un evento, inclusa la vendita e il noleggio degli strumenti e delle attrezzature per lo spettacolo. Un provvedimento urgente in questa direzione porterebbe l’immediato effetto benefico, importantissimo in questa emergenza, di un aumento di liquidità per le imprese.Inoltre
  • –  Sospensione dello Split Payment sino alla fine dello stato di emergenza- il mancato incasso dell’iva dalle P.A. insieme alla differenza delle aliquote pagate per i servizi connessi alla produzione degli eventi concorre ad aumentare la carenza di liquidità delle imprese produttrici degli spettacoli”
  • –  Dove il committente risulti un soggetto giuridico per cui non è prevista la detrazione dell’Iva si richiede che l’imposta sia pari a zero, per non sovraccaricare tali soggetti di un ulteriore costo, che verosimilmente scoraggia la fattibilità di migliaia di piccoli eventi.I provvedimenti urgenti fin qui elencati sono condizioni indispensabili perché il comparto dello spettacolo dal vivo possa attuare quella ripartenza che a giugno scorso non c’è stata. Una ripartenza che sarà però sempre in regime di emergenza, finché quella sanitaria non sarà definitivamente superata.
    Da febbraio ad oggi sono emerse chiaramente tutte le fragilità del sistema che regola lo spettacolo e gli eventi. È dunque necessario mettere in campo da subito tutte le forze da parte delle Istituzioni, nel confronto con tutte le categorie di lavoratori, imprese e organizzazioni culturali, perché si attui al più presto una riforma radicale e adeguata del settore.

Qui di seguito il Manifesto del FAS

Premessa

Il blocco delle attività artistiche e di spettacolo in relazione al tempo del Covid-19 ci obbliga a

confrontarci con i limiti reali in cui la situazione artistica si muove da decenni, amplificando la distanza del settore dalle altre categorie economiche e professionali del paese e dell’Europa. Il rischio di disperdere un patrimonio unico al mondo di competenze e talenti ci impone di compiere un cambio di rotta urgente e totale, che possa coinvolgere tutti gli attori delle filiere che operano a sostegno e diffusione dell’arte e dello spettacolo, e che garantisca a ognuno di essi opportunità di sviluppo con adeguati strumenti che consentano a ogni anello della catena di svolgere saldamente la propria funzione sociale ed economica.

Il Forum Arte e Spettacolo è costituito da tutte le parti che compongono il vasto mondo dell’arte e dello spettacolo nei suoi aspetti creativi, produttivi e di consumo tra cui artisti, autori e compositori, consulenti e ricercatori, tecnici, maestranze, fotografi, organizzatori, cooperative, associazioni, festival e rassegne, live club, compagnie, scuole e accademie, sale di registrazione, case discografiche, editori, agenzie, management e promoter, uffici stampa e di comunicazione, assessori e amministratori, rappresentanze di organizzazioni sindacali e ogni altra figura che collabora al mondo dell’arte e dello spettacolo e che si riconosce nel seguente manifesto dei valori.

Manifesto

Il Forum Arte e Spettacolo crede nei valori fondanti di arte, spettacolo e lavoro come elementi costitutivi della convivenza civile, della democrazia e della libertà di ciascuno e di tutti.

Consapevoli del ruolo della creazione artistica per la promozione umana e per il dialogo universale e della pace tra i popoli, e che il pluralismo delle espressioni artistiche e di spettacolo attuali e future, in qualsiasi forma avvengano, è linfa vitale di città e territori perché ne alimenta la vita e le relazioni sociali e definisce il carattere di una società, rinnovandone lo spirito di solidarietà, fratellanza e comunione spirituale e intellettuale, come antidoto al mostro della solitudine e degli egoismi,.

Consapevoli del contributo che arte e spettacolo esercitano sull’economia di un paese, anche sul

turismo e della valorizzazione dell’ambiente, dei beni culturali, del paesaggio e delle città.

Consapevoli che il vigore e la vitalità della creazione artistica dipendono dal benessere materiale e

intellettuale dei professionisti dello spettacolo in quanto individui e in quanto collettività, e che la

società non ha solamente il dovere ma tutto l’interesse a sostenere gli artisti e i professionisti e

operatori del settore.

Il Forum Arte e Spettacolo si propone di individuare gli strumenti per garantire a tutti i professionisti che operano nell’arte e spettacolo le migliori condizioni di lavoro che esercitano con l’espressione dei corpi, delle voci, dei talenti, della tecnica e della propria identità, garantendone la totale indipendenza artistica, intellettuale e creativa e al contempo il diritto di vivere dignitosamente del proprio lavoro, con adeguata protezione sociale e proprietà morale delle loro espressioni, nel pieno e responsabile rispetto delle regole della civile convivenza, della sicurezza e della legalità.

Il Forum Arte e Spettacolo ritiene pertanto indifferibile l’individuazione immediata di uno statuto del lavoro dello spettacolo che determini con chiarezza i requisiti del professionista rispetto all’amatoriale e al volontario, in cui vengano definite le condizioni contrattuali, le protezioni previdenziali e assistenziali, il sostegno alle famiglie, alle donne in maternità, il diritto alla sicurezza, le specifiche e adeguate norme fiscali, i diritti di autore, immagine e interpretazione, formazione e certificazione professionale per artisti e tecnici, adeguate forme di associazionismo e organizzazione e le forme di mutualismo e solidarietà sociale.

Il Forum Arte e Spettacolo chiede in particolare l’individuazione per i lavoratori di adeguata protezione di continuità di reddito per i periodi di non lavoro, per garantire attività propedeutiche allo spettacolo ora non riconosciute, anche per scongiurare l’abbandono della professione in caso di malattia o difficoltà di settore e per evitare l’imperdonabile perdita di un patrimonio artistico e umano unico che ha fatto grande il nostro Paese e l’Europa.

Il Forum Arte e Spettacolo chiede l’individuazione di misure atte alla regolamentazione e promozione anche con sostegno economico pubblico e privato per organizzazioni di spettacoli dal vivo, su luogo pubblico e privato, per festival, live club, compagnie, attività circensi, feste popolari, manifestazioni e rassegne, scuole e accademie di musica, teatro e danza, sale di registrazione, case discografiche, editori, agenzie di booking, management e promoter, uffici stampa e di comunicazione, cinema, teatri, centri di produzione e innovazione artistica e ogni altro luogo in cui l’arte viene creata, fruita e diffusa.

Il Forum Arte e Spettacolo è inclusivo, democratico e pluralista e rifiuta qualsiasi forma di violenza, verbale o comportamentale, che non rispetti la sensibilità delle persone e il diritto alla diversità di

pensiero. Il Forum Arte e Spettacolo esprime la sua disponibilità a connettere e accogliere competenze, suggerimenti e ogni altro contributo da parte di istituzioni pubbliche e private finalizzate alla costruzione di un sistema nuovo per l’arte e lo spettacolo per una società e una umanità nuove.

Italia, 15 maggio 2020

Elenco degli aderenti

ACEP, Associazione Autori, Compositori, Editori e Produttori (www.assoacep.com)

ADEIDJ, Associazione Italiana delle Etichette Indipendenti di Jazz (www.italiajazz.it/organizzazioni/adeidjassociazione-

delle-etichette-indipendenti-di-jazz/998)

AFIJ, Associazione Italiana dei Fotografi di Jazz (www.afij.it)

AIA, Artisti Italiani Associati (www.facebook.com/ArtistiItalianiAssociati/)

Alleanza delle Cooperative Italiane Cultura Turismo Comunicazione (Legacoop CulTurMedia,

Confcooperative Cultura Turismo e Sport e Agci Culturalia: www.alleanzacooperative.it/media-ecomunicazione)

AMAMI, Associazione Manager e Agenti Musicali Italiani (www.amamimusic.com)

ANPAD, Associazione Nazionale Produttori Autori Deejay (www.anpad.it)

ARCI aps (www.arci.it)

ARIACS, Associazione dei Rappresentanti Italiani di Artisti di Concerti e di Spettacoli (www.ariacs.it)

ASAE, Associazione Sindacale degli Autori e degli Editori (www.asae.it)

AssoArtisti (www.assoartisti.it)

AssoLirica – Associazione Nazionale Artisti della Lirica (www.assolirica.it)

Artis Soc. Coop. (www.artiscoop.it)

CAFIM Italia, Confederation of European Musisc Industry (www.master-music.it/cafim/)

CICS, Consorzio Italiano Cooperative dello Spettacolo (www.consorziocics.it)

Coop Arte e Musica

Doc Servizi (www.iprofessionistidellospettacolo.docservizi.it)

Esibirsi (www.esibirsi.it)

fasolmusic.coop (www.fasolmusic.coop)

FNAS, Federazione Nazionale Arti in Strada (www.fnas.it)

Fondazione Centro Studi Doc (www.centrostudidoc.org)

Fondazione Musica Insieme (www.musicainsiemebologna.it)

IJC, Associazione Italiana dei Clubs di Jazz (www.italiajazz.it)

IJVAS, Associazione Italiana il Jazz va a Scuola (www.iljazzvaascuola.altervista.org/)

It – Folk ( https://www.facebook.com/groups/1070764059746698/)

La Musica che Gira (www.lamusicachegira.it)

KeepOn LIVE, Associazione di Categoria Live Club e Festival italiani (www.keeponlive.com)

MIDJ, Associazione Italiana Musicisti di Jazz (www.musicisti-jazz.it)

MIG, Musicisti indipendenti per Genova (www.mig2015.it)

Note Legali (www.notelegali.it)

Puntomusic (www.puntomusic.it)

Rete dei Festival (https://www.facebook.com/retedeifestival/)

Slow Music (https://www.facebook.com/weareslowmusic)

Sos Musicisti (www.sosmusicisti.org)

SPdV, Coordinamento Spazio Pubblico dal Vivo (www.spaziopubblicodalvivo.it)

STEA, Safety Theater Entertainment and Arts (www.steacoop.it)

Techne (www.technecoop.com)

Tempi Tecnici (www.tempitecnici.it)

UNCLA, Unione Nazionale Compositori Librettisti Autori di musica popolare (www.uncla.it)

Unione OBIS, Unione Orchestre da Ballo e Spettacolo (www.unioneobis.com)

360 Live Crew Net

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