Piacenza: in Otello si ritrova il dramma borghese

Nel duecentoventesimo anniversario della sua nascita, il Teatro Municipale inaugura la Stagione 2023-2024 con uno dei più grandi capolavori del melodramma italiano: Otello di Giuseppe Verdi.

Dramma umano che affonda le sue radici nelle geniali indagini teatrali di William Shakespeare, Otello è un’opera che non ha bisogno di presentazioni, piuttosto è interessante concentrarsi su alcuni dettagli per approfondire l’intreccio drammaturgico e psicologico. 

La gelosia diviene ossessione, si insinua nella mente, annebbia la ragione e sgretola l’individuo soffocandolo in una morsa che non lascia scampo. Questa lacerante condizione, di cui “l’onesto” Jago è artefice, nasce da insinuazioni senza un reale fondamento, si aggrappa a sottili dettagli come un fazzoletto, pegno d’amore che si tramuta in un incubo assillante. 

Tutto ciò è ben espresso dal regista Italo Nunziata che, tramite le nitide scene di Domenico Franchi, ambienta la vicenda in una dimensione chiusa, corrosa dal tempo, minimalista ma al tempo stesso eloquente nella sua continua mobilità. Uno spazio mentale dove la visione della realtà, che affiora  di tanto in tanto, è snaturata, distorta, divenendo sempre più claustrofobica come lo stato mentale di Otello.

L’idea registica di Nunziata può apparire statica, in realtà mette molto bene in luce gli elementi essenziali che portano il protagonista alla catastrofe risolutrice di una tragedia sentimentale riconducibile anche nel dramma borghese di fine Ottocento, epoca in cui l’opera è stata posposta e che i variopinti costumi di Artemio Cabassi ci fa intuire.

Tele impianto scenico può funzionare solo se si ha a disposizione un ottimo cast che sappia allontanarsi da una lettura estrema e magniloquente. Tutto ciò si è avverato. 

A indossare i panni del moro di Venezia è il tenore Gregory Kunde, artista dalla carriera sfolgorante, porta in scena tutta la sua esperienza cesellando la parte con fraseggi di raffinata musicalità. Seppur vocalmente non più freschissimo, Kunde sa gestire molto bene il suo mezzo vocale mediante una tecnica solidissima che gli permette di affrontare il ruolo al meglio delle sue possibilità espressive. 

Al suo fianco lo straordinario Jago di Luca Micheletti. Il baritono bresciano, la cui formazione teatrale è risaputa, piega il canto alla parola, sottolinea con duttilità timbrica il testo di Boito dando vita a uno Jago caleidoscopico. Lontano da emissioni fragorose ed effettistiche, la sua lettura talora è intimista e totalmente rivolta all’essenza teatrale del personaggio.

Diametralmenrte opposta è l’interpretazione di Francesca Dotto che dipinge una Desdemona eterea, sottile come quel fazzoletto che porterà Otello alla follia. Il suo canto, misurato e trasparente, rimane in una dimensione a parte, restituendo tutto il candore di una scrittura che si avvera nell’ultimo atto. 

Vocalmente espressivo il Cassio di Antonio Mandrillo così come presente scenicamente il Rodrigo di Andrea Galli.

A completare il casto gli ottimi Mattia Denti (Lodovico), Carlotta Vichi (Emilia), Alberto Petricca (Montano), e Eugenio Maria Degiacomi (un araldo).

Ben si inserisce in questa visone minimalista la concertazione di Leonardo Sini a capo dell’Orchestra dell’Emilia-Romagna Arturo Toscanini. Sini delinea con equilibrate sonorità una partitura piuttosto complessa nella sua concezione tematica, trovando impasti sonori interessanti e tempi adeguati, mantenendo ottime proporzioni sonore fra buca e palcoscenico.

Infine eccelle il Coro del Teatro Municipale istruito dal maestro Corrado Casati, cristalline e preparatissime le voci bianche del Conservatorio G. Nicolini preparate dal maestro Giorgio Ubaldi. 

Un pubblico festante ha accolto questa felice inaugurazione di una stagione che prevede ancora tante meraviglie.

Gian Francesco Amoroso
(15 dicembre 2023)

La locandina

Regia Italo Nunziata
Scene Domenico Franchi
Costumi Artemio Cabassi
Luci Fiammetta Baldiserri
Personaggi e interpreti:
Otello Gregory Kunde
Jago Luca Micheletti
Cassio Antonio Mandrillo
Roderigo Andrea Galli
Lodovico Mattia Denti
Montano Alberto Petricca
Un araldo Eugenio Maria Degiacomi
Desdemona Francesca Dotto
Emilia Carlotta Vichi
Orchestra dell’Emilia-Romagna Arturo Toscanini
Coro del Teatro Municipale di Piacenza
Maestro del coro Corrado Casati
Voci bianche del Conservatorio Nicolini
Maestro del coro voci bianche Giorgio Ubaldi

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