Bressanone: la musica dà spettacolo

La ricchezza musicale dell’Alto Adige è già conosciuta attraverso i suoi fiori più belli, ossia festival blasonati come il Bolzano Festival, il Südtirol festival di Merano e le Settimane musicali Gustav Mahler di Dobbiaco. Eppure, nonostante questo benessere culturale consolidato, la terra sudtirolese riesce a mostrarsi ancora fertile per delle novità. Dopo aver scoperto con piacere a maggio l’interessante Schlern Music Festival ai piedi dello Sciliar (ne parliamo qui) siamo stati questo mese di giugno a Bressanone, dove per il secondo anno consecutivo il direttore d’orchestra tedesco Daniel Geiss (attuale direttore artistico e musicale dell’Orchestra da Camera di Belgrado) ha trovato un’accoglienza in grande stile per la residenza della sua orchestra giovanile. Parliamo di BrixenClassics, manifestazione concentrata in una settimana (11-18 giugno) che ha offerto un intenso programma di sinfonica, lirica e cameristica in diversi luoghi, dentro e fuori le mura di questa amena località ricca di storia.

Questo nuovo festival porta in Italia il “Klanglabor”, progetto didattico per giovani musicisti ideato da Daniel Geiss. I docenti provengono da orchestre come i Berliner Philharmoniker, la Staatskapelle di Dresda, l’Orchestra Sinfonica della Bayerischer Rundfunk di Monaco e i Wiener Philharmoniker, e i corsi sono in collaborazione con diverse Musikhochschulen e Università tra Germania e Austria. L’idea alla base è quella di fornire ai giovani un modo di suonare “attivo”, cioè informato da diverse competenze attraverso lezioni individuali, in ensemble cameristici, esercitazioni orchestrali e di direzione. I risultati delle masterclass di canto e strumentali si mostrano sul palcoscenico di Bressanone, che sfavilla di spettacolarità attraverso la presenza di nomi famosi (il baritono Michael Volle, il soprano Camilla Nylund, il basso baritono Sir Bryn Terfel, il tenore Christofer Ventris, il violinista Daniel Hope) e una veste mediatica di presentatori, light designer, cameraman e fotografi degni di una produzione televisiva.

Abbiamo assistito a due appuntamenti, il 14 e il 16 giugno, rispettivamente il concerto sinfonico con Daniel Hope nel sontuoso cortile della Hofburg e la serata cameristica con i docenti di Klanglabor nella Biblioteca dell’Abbazia di Novacella. Nel primo concerto, sotto il titolo “Musica dal Nuovo Mondo”, si costruiva un programma che accostava pagine proposte come significative di un nuovo corso della musica, dal Preludio dei Maestri Cantori di Wagner al Primo Concerto per violino e orchestra di Bruch, dalla omonima Sinfonia di Dvorak ad alcune colonne sonore di film hollywoodiani, da Hitchcock a “Ben-Hur”. Hope è perfetto sul palcoscenico e il suo Bruch scivola via con una naturalezza divina, tra virtuosismi e vibrati appassionati. Per fortuna questa partitura lascia molto spazio al solista, affidando all’orchestra una scrittura che la mantiene in secondo piano, esprimendosi in pienezza lontano dalle parti violinistiche, cosa necessaria non ovviamente al suono di Daniel Hope bensì al luogo del concerto, soprattutto se la sedia che avete conquistato non è centrale. Purtroppo, la piacevolezza dei concerti all’aperto non sempre si accompagna alla godibilità di una buona acustica. Per quanto riguarda l’orchestra giovanile, la strada è quella giusta ed anzi regala un secondo tempo di Dvorak molto ispirato (spicca la sezione dei legni – formata da allievi – e le prime parti degli archi – formata da insegnanti). Sulla valenza dei docenti di Klanglabor come ottimi musicisti ne abbiamo avuto prova nella serata cameristica.

Con il titolo “Chamber Delights” il quartetto formato da Boris Brovtsyn (violino), Sindy Mohamed (viola), Arthur Hornig (violoncello) e Julia Okruashvili (pianoforte) ha presentato pagine di Mahler, Dvorak e Brahms. Entriamo nell’intimità dello scrigno barocco di Novacella con le note del Klavierquartettsatz di Gustav Mahler e rimaniamo catturati dall’ascolto per quasi due ore. Le qualità dei singoli musicisti sono considerevoli, e la sensibilità di ciascuno è in perfetto accordo per una interpretazione centrata. L’aggettivo che meglio descrive il concerto è “appassionato”, ossia il carattere che lega assieme le note di Dvorak e Brahms, il suono ardente e mai pesante degli archi, il vortice sonoro del quartetto esaltato dal riverbero generoso della sala, le frasi lunghissime che riesce ad intessere il violino sempre sostenuto dagli altri, il dialogo tra pianoforte e violoncello all’inizio del secondo movimento di Dvorak (Lento dell’op. 87), il famosissimo tema del secondo movimento di Brahms (Intermezzo dell’op 25).

BrixenClassics è organizzato dall’azienda per il turismo di Bressanone come un evento dedicato a “musica, cultura e delizie gastronomiche”, nelle parole del direttore artistico Tim Decker. La varietà di stili musicali, formazioni e proposte – dall’aperitivo nelle cantine vitivinicole al momento musicale negli alberghi e nei Café, dalle serate in gran lustro nella Hofburg all’operetta in piazza – assicura un pubblico molto diverso da quello che siamo abituati a vedere nelle sale da concerto. Qui non vige l’atteggiamento rigoroso di coloro che si incontrano a Bolzano, Merano o Dobbiaco. Qui l’applauso arriva spontaneo anche dove non si confà, il selfie è compagno d’ascolto, il concerto è vissuto come un evento esclusivo in cui mostrarsi. Si può arricciare il naso, oppure si può apprezzare una strategia che ha raggiunto il tutto esaurito per una intera settimana offrendo musica classica.

Monique Cìola
(14 e 16 giugno 2022)

La locandina

16 giugno
“Music from the new world”
Cortile della Hofburg
Violino Daniel Hope
Direttore Daniel Geiss
Orchestra del Festival BrixenClassics
Programma:
Richard Wagner
Preludio dai “Maestri cantori di Norimberga” WWV96
Max Bruch
Concerto per violino e orchestra n. 1 in sol minore, op. 26
Antonin Dvorák
Sinfonia n. 9 in mi minore, op. 95 “Dal nuovo mondo”
Miklòs Ròzsa
Preludio e Tema d’amore dal film “Io ti salverò” di A. Hitchcock
16 giugno
“Chamber Delights”
Abbazia di Novacella, Biblioteca
Violino Boris Brovtsyn
Viola Sindy Mohamed
Violoncello Arthur Hornig
Pianoforte Julia Okruashvili
Programma:
Gustav Mahler
Klavierquartettsatz in la minore
Antonin Dvorák
Quartetto con pianoforte n. 2 in mi bemolle maggiore, op. 87
Johannes Brahms
Quartetto con pianoforte n. 1 in sol minore, op. 25

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