laVerdi festeggia il ‘900 italiano: Omaggio a Fiorenzo Carpi

Speciale appuntamento quello dedicato da laVerdi a Fiorenzo Carpi (1918-1997), per la rassegna “laVerdi festeggia il ‘900 italiano”, sabato 18 Novembre (ore 20.30), all’Auditorium di Milano in largo Mahler, con l’orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi diretta per l’occasione da Giuseppe Grazioli, specialista della musica del Novecento. Un evento unico per più di un motivo: realizzato in collaborazione con il Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa, che festeggia i 70 anni di attività, l’incontro musicale – omaggio al genio del compositore milanese nel 20° anniversario della scomparsa – vedrà l’esecuzione di alcune suite per orchestra, realizzate appositamente per laVerdi, sulla base delle musiche scritte da Carpi per gli spettacoli teatrali più famosi della lunga collaborazione con Giorgio Strehler. Nascono così una suite sui temi de La Tempesta, spettacolo storico le cui creazioni musicali sono state apprezzate e studiate sia in Italia che all’estero; una Piccolo Teatro Suite, che raccoglie musiche struggenti scelte tra le numerose produzioni del Piccolo; quindi una Goldoni Suite, con le magnifiche composizioni di Carpi per le commedie di Carlo Goldoni. Non ultimi, tre temi di grande bellezza della Cyrano Suite dall’omonimo spettacolo di Gigi Proietti.

Questo tipo di lavoro su musiche teatrali costituisce una novità assoluta – spiega Martina Carpi, figlia del compositore –  ed è stato possibile grazie alla sinergia tra laVerdi e il Piccolo Teatro e alla competenza e alla passione di Giulio Luciani, musicista curatore della revisione e digitalizzazione del materiale dell’Archivio Carpi presso il Piccolo Teatro”.

Non solo. “L’altra novità –  continua Martina Carpi – consiste nell’esecuzione, grazie al contributo del maestro Marco Mojana – già collaboratore di mio padre, che da tempo lavora con Suvini Zerboni (Sugar Music) alla sistemazione delle musiche di Fiorenzo Carpi scritte per il cinema – del tema principale di Senza famiglia, nullatenenti in cerca di affetto, film del 1972 scritto, diretto e interpretato da Vittorio Gassman con Paolo Villaggio. Il maestro Grazioli ed io, innamorati dei temi di questo film dei quali tuttavia avevamo soltanto l’audio, siamo riusciti con pazienza a ricostruirli, per proporli al pubblico milanese in questa speciale occasione”.

Potremo infine ascoltare i temi di “Mio Dio, come sono caduta in basso!” (1974) con Laura Antonelli, e dello sceneggiato televisivo “Le avventure di Pinocchio” (1972) con Nino Manfredi e Gina Lollobrigida tra gli altri, entrambi diretti da Luigi Comencini: musiche famosissime che siamo felici di riascoltare insieme dal vivo.

“Papà era un uomo schivo ma estremamente aperto – conclude Martina Carpi –  che non ha mai considerato nessun genere musicale inferiore. Un uomo che si è sempre divertito a scoprire nuove possibilità, senza tirarsi mai indietro di fronte a tutte le sfide che si sono presentate durante la sua lunga carriera. Un punto di forza dello stile compositivo di mio padre infatti è quello di aver sempre saputo mescolare alto e basso. Pur essendo musicista colto, con una formazione classica, era un innovatore, uno sperimentatore: il padre della musica di scena, colui che – in particolare attraverso la sua collaborazione durata tutta la vita con Giorgio Strehler, che ha prodotto più di cento spettacoli, molti memorabili – ha dato a generi musicali, prima considerati minori, la nobiltà di significato e una centralità che dalla sua opera in poi gli sono riconosciuti.

Lasciamo ora la parola a Giuseppe Grazioli, che ricorda così la figura di Fiorenzo Carpi:

“La musica di Fiorenzo Carpi è stata, e per certi versi è ancora, la colonna sonora di Milano. Basti pensare che ancora oggi molti dei servizi giornalistici televisivi dedicati alla nostra città utilizzano la musica di Carpi come sottofondo, in particolare la sua canzone <Ma mi>, portata al successo da Ornella Vanoni ed Enzo Jannacci.

“Ho avuto modo di dare un’occhiata alle prime composizioni di Carpi; si tratta di brani perfettamente allineati con la sua epoca: musica difficile, complessa nella costruzione formale, lontana anni luce da quello che scriverà in seguito. È alla fine degli anni ‘40 che avviene un cambio di direzione nella sua ricerca musicale: Carpi si avvicina al repertorio dialettale milanese, collabora alla nascita del Piccolo Teatro e diventa <il musicista di Strehler> scrivendo le musiche per un centinaio di spettacoli. Ho usato apposta la brutta espressione <il musicista di Strehler> perché è così che ancora oggi molti qualificano Fiorenzo Carpi dimenticando che la sua produzione musicale sconfina in un territorio ben più ampio, ma dimenticando soprattutto quello che dichiarava lo stesso Strehler, che in un’intervista disse: <Il mio Teatro è tenuto insieme dalle note di Fiorenzo Carpi>.

“E, in effetti, provate a rivedere uno spezzone dell’Arlecchino o della Tempesta togliendo l’accompagnamento musicale e capirete quello che Strehler voleva dire. La musica di Carpi è capace in pochi secondi di ricreare un falso settecento, un falso Rinascimento, o evocare una regione geografica non ben precisata: tutti elementi che sono la base necessaria e indispensabile, sulla quale possono poggiare le invenzioni del regista. 

“Quella con il Piccolo Teatro fu solo una delle mille collaborazioni che Carpi affrontò nella sua carriera: in realtà spaziò dal teatro al cinema, dalla televisione al balletto, affiancando il suo nome a quello di registi e interpreti del calibro di Dario Fo, Roland Petit, Louis Malle, Luigi Comencini, Patrice Chéreau, Carlo Mazzacurati e tanti altri. 

“Le cose sono molto cambiate per fortuna, ma solo cinquant’anni fa un musicista italiano di formazione classica che scriveva per il teatro, per il cinema o per la televisione, o lo faceva sotto falso nome o era (come si dice ora) <bannato> dalle sale da concerto. Con questo concerto-omaggio vogliamo proporre una rassegna delle sue musiche, con la speranza di poter contribuire a fare uscire dal silenzio un compositore che, senza pregiudizi, ha il grande merito di aver dato nobiltà a generi musicali considerati all’epoca di <serie B> e che oggi si rivelano in tutta la loro originalità e inventiva”.

Auditorium di Milano

Fondazione Cariplo,

largo Mahler, orari apertura:

mar/dom, ore 10.00/19.00,

tel. 02.83389401/2/3;

on line:

www.laverdi.org o www.vivaticket.it

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