Vicenza: dedicata a Pasolini la 31ª edizione delle Settimane Musicali al Teatro Olimpico

Con l’undicesima edizione del Concorso Pianistico Nazionale Premio Lamberto Brunelli dal 25 al 27 aprile, riprende la programmazione delle Settimane Musicali al Teatro Olimpico di Vicenza, il festival concertistico che ogni primavera porta l’emozione della musica nello straordinario palcoscenico del teatro palladiano e in altri palazzi storici della città. Con eventi che accostano pagine celebri ad altre di più rara esecuzione, la rassegna impaginata da Sonig Tchakerian che nel 2011 ha ricevuto il prestigioso riconoscimento del Premio Franco Abbiati, si configura come intenso crocevia di dialogo artistico e speciale momento di richiamo per gli appassionati della musica classica. Il titolo dell’edizione 2022 è Prima il silenzio, poi il suono, o la parola.

“Il mistero del silenzio, dell’attesa, quando si rivela in suono e in parola, in uno spazio unico al mondo come il Teatro Olimpico di Vicenza – dichiara Sonig Tchakerian – diventa il segno della programmazione del Festival per il triennio 2022-2024, che si svolge nella direzione tracciata dalla nostra tradizione: grande qualità artistica degli interpreti, innovatività delle scelte musicali e musicologiche spaziando dalla musica da camera all’improvvisazione jazz, alla prosa, alle prime esecuzioni, alla valorizzazione dei talenti emergenti, ad una interazione con il pubblico con innovative iniziative di comunicazione e condivisione dello spettacolo”.

Dopo il Premio Brunelli, che quest’anno si presenta in una nuova veste con due prove, eliminatoria e finale con l’Orchestra di Padova e del Veneto al Teatro San Marco e al Teatro Olimpico, il primo appuntamento del Festival è domenica 22 maggio con Mu.Vi. – Musica.Vicenza, evento diffuso che porta la musica in luoghi di particolare bellezza del centro storico cittadino, da Palazzo Chiericati a Palazzo Trissino, dalla Loggia del Capitaniato a Palazzo Leoni Montanari. Con repertori che spaziano dalla classica al jazz, vanno in scena da mattina a sera diversi concerti per un atteso momento di partecipazione, da vivere con la voglia di lasciarsi guidare e sorprendere dalle tante emozioni della musica dal vivo. Dopo la giornata di prologo al Festival, si prosegue venerdì 27 maggio a Palazzo Chiericati con un concerto che rientra nell’ambito del Progetto Giovani del Festival. Protagonista è il vincitore del X Premio Brunelli 2021, il pianista Kostandin Tashko con un denso e impegnativo programma che si snoda tra pagine di Beethoven, Liszt, Stravinsky e Tchaikovsky/Mikhail Pletnev con la Suite from ballet “Nutcracker”. Sempre a Palazzo Chiericati domenica 29 maggio l’appuntamento della Matinée porta in scena il concerto Lucrezia romana, il femminicidio nell’arte con Giulia Bolcato, soprano, Federico Toffano, violoncello, Alberto Maron, clavicembalo e Sara Danese, storica dell’arte. Un originale progetto che vede la musica in dialogo con la pittura con i dipinti del Padovanino e brani di Barbara Strozzi, Georg Federich Händel e l’esecuzione, in prima assoluta, de La tua voce nella mia di Delilah Gutman. Si prosegue la sera dello stesso giorno al Teatro Olimpico con il vincitore del Premio Paganini 2021, il violinista Giuseppe Gibboni con l’Orchestra di Padova e del Veneto. In programma la Holberg Suite per archi op. 40 di Edvard Grieg, le Variazioni su un tema originale op. 15 di Henryk Wieniawsky e per concludere La Campanella dal Concerto in si minore op. 7 di Niccolò Paganini e il Capriccio op.1 n.24 di Niccolò Paganini/Giedrius Kuprevičius. Nell’anno in cui ricorre il centenario della nascita, il Festival rende omaggio a Pier Paolo Pasolini, venerdì 3 giugno, con l’evento intitolato Qualcosa di sacro con protagonisti Giuliana Musso, voce recitante, Sonig Tchakerian, violino e Giovanni Sollima, violoncello. Lo spettacolo prevede la lettura di testi dai libri di Pasolini e citazioni tratte dai saggi critici dedicati al grande scrittore e intellettuale su musiche di Johann Sebastian Bach e di Giovanni Sollima. In programma anche il compositore armeno Tigran Mansurian di cui verrà presentato un brano per violino solo in prima esecuzione assoluta. Il Festival prosegue sabato 4 giugno a Palazzo Chiericati con il concerto, nell’ambito di Progetto Giovani, di Elia Cecino, il pianista vincitore del XXXVI Premio Venezia 2019, con un impaginato che accosta celebri composizioni di Robert Schumann e di Franz Liszt. Sempre nell’ambito di Progetto Giovani è l’appuntamento del giorno successivo, domenica 5 giugno, con il violoncellista vincitore della borsa di studio presso l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, Gabriele Melone. In violoncello solo nella prima parte del concerto con un repertorio che spazia da Bach a Ligeti, nella seconda è con Sofia Adinolfi al pianoforte per le Chant du Ménestrel op.71 di Aleksandr Konstantinovič Glazunov e la Sonata in re minore op. 40 per violoncello e pianoforte di Shostakovich. La giornata del 5 giugno si conclude poi la sera al Teatro Olimpico per un concerto che vede riuniti Sonig Tchakerian, violino, Enrico Dindo, violoncello e Pietro De Maria al pianoforte in un programma ideato per celebrare centenari e ricorrenze: sul leggio la Sonata per violino e pianoforte in la maggiore di Cesar Franck (a 200 anni dalla nascita), la Sonata per violoncello e pianoforte in la minore di Alexander Zemlinsky (a 80 anni dalla morte) e il Trio n. 1 in do minore op. 8 per pianoforte, violino e violoncello di Dmitri Shostakovich. Concludono il variegato cartellone del Festival gli appuntamenti del 10 giugno al Teatro Olimpico con un concerto dedicato a Shéhérazade, Suite op. 35 di Nikolaj Rimskij-Korsakov nella versione per pianoforte a 4 mani dell’autore e testi a cura di Donatella Donati, in scena i pianisti Marco Sollini e Salvatore Barbatano e la voce recitante di Paola Pitagora; il concerto del giorno successivo, sabato 11, a Palazzo Chiericati con il pianista Davide Ranaldi, vincitore del XXXVII Premio Venezia 2021 in un programma che riunisce pagine di Haydn, Chopin, Rachmaninov e Prokofiev e infine domenica 12 giugno, sempre a Palazzo Chiericati, l’esecuzione delle celeberrime Variazioni Goldberg BWV 988 di Bach con Roberto Loreggian al clavicembalo.

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