Lugano: a pranzo con la OSI

Tra le nuove iniziative dell’Orchestra della Svizzera Italiana che rientrano nel progetto “Be Connected” abbiamo avuto l’occasione di partecipare a “Lunch with OSI – Music behind the scenes”. L’idea è quella di proporre al pubblico luganese, ma perché no anche ai turisti, un’ora di programma musicale e un pranzo al sacco da ritirare e consumare alla fine dell’evento.

La prima occasione per testare questa iniziativa è stata in occasione del concerto di Markus Poschner che vede in programma musiche di Grieg e Shostakovich. La prova aperta al pubblico è prevista per il giorno precedente il concerto ed è interamente dedicata alla Prima Sinfonia in fa minore op.10 di Dmtri Shostakovich. Fin dal principio si capisce come il format sia pensato per proporre al pubblico una sorta di ascolto guidato ragionando insieme al pubblico su quello che accade con lo scorrere delle pagine della partitura.

Markus Poschner con un buon italiano, alternato ad un po’ di inglese e a qualche spezzone in tedesco, si concentra particolarmente sui primi due movimenti evidenziandone la frammentatissima costruzione, la disorganicità e l’accostamento di momenti che non sembrano facenti parte del medesimo discorso musicale. La musica grottesca si alterna alle indicazioni di Poschner che spiega e non lesina battute di spirito, complice anche un brillantissimo Robert Kowalski, il Konzertmeister dell’Osi.

Con il terzo movimento il pubblico ha modo di assaporare questo tempo senza interruzioni nella sua liricità che però non ha mai la sensazione di rasserenare gli animi. Pochi ancora gli interventi del Direttore Principale dell’Orchestra ticinese sulla transizione tra terzo e quarto movimento e su un paio di concetti chiave del quarto per poi lasciare all’orchestra e alla musica la conclusione di questa ora di ascolto in pausa pranzo.

All’uscita un colorato sacchetto contenente un panino, un dolce e una bottiglietta d’acqua attendeva le persone che ne avevano fatto richiesta e che il pubblico ha consumato sulle panchine o su un muretto in riva al lago, in una tersa e calda giornata di metà ottobre.

Alcune osservazioni conclusive: ottima l’idea di testare questo progetto con questa sinfonia conosciuta pochissimo e quasi mai presente nei cartelloni delle orchestre, un modo anche per il pubblico del concerto nella sua forma più istituzionale di ritrovarsi al concerto vero e proprio con una mappa, con una bussola per orientarsi durante l’ascolto. Poschner è parso all’inizio un po’ in imbarazzo nel rapporto con il pubblico e a tratti in difficoltà ad esprimere alcuni concetti in italiano; quando si è reso conto di avere di fronte un pubblico poliglotta con il quale poteva parlare liberamente anche in inglese ed in tedesco si è lentamente sciolto trovandosi man mano sempre più a suo agio.

Prossimo appuntamento di Lunch with OSI con il ritorno della bella stagione: il 19 aprile con il Manfred di Čaikovskij e sempre Markus Poschner

Luca Di Giulio

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