Padova: la 67ª Stagione degli Amici della Musica

Il 25 ottobre verrà inaugurata la 67° stagione degli Amici della Musica di Padova. La storica istituzione padovana verrà aperta dal famoso Trio Sitkovetsky e dal clarinettista Pablo Barragán in un programma dedicato a Debussy, Ravel e a Messiaen, con il Quatuor pour le fin du temps.

La musica francese del ’900 è un tema ricorrente nella stagione 23/24. La musica di Ravel, Debussy, Vierne, Fauré e Poulenc tornerà più volte nei programmi di altri interpreti protagonisti dei concerti padovani quali Nelson Goerner, Fleur Barron e Julius Drake, Fazil Say, il Quatuor Hermès e Philippe Cassard, Stefan Schilli e Dénes Várjon. Ma più in generale è proprio il Novecento, nei suoi diversi stili, al centro della programmazione degli Amici della Musica. Con Enrico Dindo e Pietro De Maria potremo ascoltare quattro diverse sonate per violoncello e pianoforte, dallo stile tardo romantico di quelle di Zemlinsky e Dohnányi a quello più asciutto di Malipiero (che si ricorda nel 50° anniversario della morte) e del “sovietico“ Mjaskovskij. Il Quartetto Škampa affronta la letteratura quartettistica morava e boema (Janáček, Martinu) Giovanni Bertolazzi presenta lo Stravinskij de “L’uccello di fuoco”, mentre l’ensemble formato da Patricia Kopatchinskaja, Tommaso Lonquich, Ilya Gringolts, Irena Kavčič ed Enrico Bronzi affronta la suite da L’Histoire du Soldat.

Appuntamento di spicco della stagione è la riproposta del “Pierrot Lunaire” di A. Schönberg, nella stessa data in cui cento anni prima (4 aprile 1924) era stato diretto dall’autore a Padova nella stagione della Bartolomeo Cristofori, nell’ambito della tournée che la Corporazione delle Nuove Musiche, fondata nel 1923 da Casella, Malipiero e D’Annunzio, aveva organizzato in sette città italiane (oltre Padova erano Roma, Venezia, Firenze, Milano, Napoli e Torino).
Per questa ricorrenza assai significativa per la memoria della nostra tradizione artistica, che deriva da quella della Società di Concerti Bartolomeo Cristofori attiva in città dal 1920/21, Alexander Lonquich ha creato un ensemble di straordinari strumentisti sopra menzionati, affidando la parte della “voce parlante” (Sprechstimme) alla violinista e performer Patricia Kopatchinskaja.

 

Due diversi programmi “monografici “completano questa attenzione alla musica del ’900. Quello dedicato da Alexander Romanovsky al 150° anniversario della nascita di Sergei Rachmaninov e quello dedicato a Benjamin Britten e alla sua musica per coro di voci bianche e pianoforte, proposto da Marina Malavasi, dal Coro di voci bianche Cesare Pollini e dal pianista Davide Scarabottolo.

Se la musica del Novecento ha questo importante risalto, non può certo mancare, accanto ad essa, la proposta di grandi capolavori del repertorio classico e romantico: dai “Davidsbündlertänze” di Schumann (N. Goerner) alle Sonate (op. 7 e op. 31 n.2) di Beethoven (G. Bertolazzi, F. Say), dalle “Romanze senza parole” di Mendelssohn alle Ballate di Chopin (N. Lugansky), dal Totentanz di Liszt (G. Bertolazzi) alle Quattro Scene da” Il Crepuscolo degli dei” di Wagner, che N. Lugansky ha trascritto per pianoforte, dall’omaggio al grande Josef Joachim con le Sonate per violino di Schumann, Dietrich e Brahms (M. Lingenfelder – O. Triendl) ai Trii di Schumann e Brahms, con i quali  il TRIO ATOS conclude la sua “integrale”.

Significativa, come è nella tradizione degli Amici della Musica di Padova fin dai primi anni ’70, è anche l’attenzione alla musica antica in proposte interpretative legate alla prassi esecutiva storicamente informata. Bach al primo posto, con le Tre Sonate per viola da gamba (T. Bau e A. Buccarella) e con i concerti per cembalo che Buccarella e l’ensemble Abchordis propongono, a conclusione del ciclo iniziato tre anni fa.
Ma ancora Telemann, assieme alla musica del barocco francese (Marais, D’Anglebert, Dornel ) con Erik Bosgraaf in trio con Robert Smith e Alessandro Pianu. E, risalendo nel tempo, la polifonia fiamminga del secolo XV in un programma che James Tomlinson e il suo ensemble vocale di musica medievale Fount & Origin hanno costruito come una meditazione sulla pala d’altare del pittore Roger van der Weyden che raffigura” Il giudizio universale alla fine dei Tempi”. Infine, Raffaele Pe e La Lira di Orfeo sono nuovamente ospiti degli Amici della Musica con un omaggio a Claudio Monteverdi.

Se la stagione all’Auditorium C. Pollini, con i suoi 20 concerti, rappresenta il cuore delle proposte degli Amici della Musica, sono molti altri gli appuntamenti promossi dagli AdM, con una articolazione programmatica che comprende altri cicli specifici (Domenica in Musica alla Sala dei Giganti, Tartini 2020, Concerti estivi al Chiostro del Museo degli Eremitani e in altre sedi storiche, Concerti per l’Avvento e altri concerti organistici, concerti nei quartieri, concerti in Villa, rassegne organistiche, concerti per le scuole, ecc), per un totale di oltre 90 concerti all’anno.

Le attività degli Amici della Musica di Padova sono realizzate con il concorso del Ministero della Cultura, il patrocinio del Comune di Padova, il contributo del Comune di Padova – Assessorato alla Cultura, della Regione Veneto e della Carraro SpA. Gli Amici della Musica fanno parte di AGIS Triveneto, AIAM (Associazione Italiana Attività Musicali), AMUR (Associazioni Musicali in Rete), CIDIM (Comitato Nazionale Italiano Musica), REMA (Early Music in Europe).

 Alessandro Tommasi

Per info: www.amicimusicapadova.org

info@amicimusicapadova.org 

Tel. 049 8756763

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