Recensioni dal Vivo (teatri e dintorni)

Salisburgo: Tito soccombe al perdono

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Nell’allestimento che apre il Festival di Pentecoste, il cui titolo è quest’anno “Tutto Mozart”, Robert Carsen si conferma in tutta la sua genialità, assestando al pubblico un salutare cazzotto nello stomaco, svegliandolo e costringendolo a pensare.

Purtroppo, Jacquelyne Wagner è stata anche la cosa più interessante di questa produzione. La regia di Robert Carsen è molto fascinosa, ambienta la vicenda in una Vienna anni ’30 in pieno Anschluss alla Germania nazista, ma non convince.

Apparentemente instancabili, Gianandrea Noseda e la sua Philharmonia Zürich hanno aperto la giornata di domenica 15 maggio con un matinée alle 11.15.

In questo Rheingold “domestico” sono risultati ancora più evidenti le logiche familiari che dominano la vicenda, anche grazie ad un cast omogeneo e preparatissimo, anche attorialmente.