Trieste: Arsenii Mun incanta con l’Orchestra Busoni

Fondata nel 1965 da Aldo Belli, storica prima viola dell’Orchestra stabile del Teatro Verdi di Trieste, l’Orchestra da camera Ferruccio Busoni può, a pieno titolo, essere considerata un vanto cittadino ed è un complesso storico. È una delle prime orchestre da camera nate in Italia nel dopoguerra e la più antica della regione Friuli Venezia Giulia. È un “organismo d’interesse regionale e per il cinquantesimo anniversario la Regione Friuli Venezia Giulia ha pubblicato il volume sull’orchestra Busoni, intitolato “Oggi come mezzo secolo fa” relativo alla promozione dell’immagine della Regione a livello internazionale. Oltre che dalla Regione FVG, l’attività artistica dell’orchestra è sostenuta dal Comune di Trieste e dal Ministero della Cultura attraverso il FUS. Nel 2021 l’orchestra Busoni è stata insignita dal Comune di Trieste del Sigillo Trecentesco in occasione del cinquantacinquesimo anniversario di attività artistica. È formata da affermati strumentisti, vincitori di concorsi internazionali, che tramandano la civiltà musicale del Trio di Trieste e del Quartetto Italiano di cui sono stati allievi. Queste ed altre informazioni le possiamo trovare sul sito, aggiornatissimo, orchestrabusoni.it

Dove sono indicate le incisioni più recenti e quelle future; è d’imminente pubblicazione, per esempio, per l’etichetta Brilliant Classics un nuovo CD con musica di Viotti e Cherubini, in cui la Nuova Orchestra Ferruccio Busoni di Trieste si mette a servizio del violino di Massimo Quarta.

Anima della Nuova Orchestra Ferruccio Busoni è il figlio violinista di Aldo Belli, Massimo che negli anni ha rivelato accanto al talento e alla passione per la musica d’arte in tutte le sue declinazioni, insospettabili capacità manageriali oggi indispensabili per far vivere un complesso come quello che dirige. Per esempio, con tutta una serie di Concorsi di grande tradizione e prestigio, ha siglato un accordo di collaborazione in base al quale il primo concerto del vincitore si svolge a Trieste, nell’Auditorium Marco Sofianopulo del Museo Revoltella di Trieste.

Ed è in questa sede che la Nuova Orchestra Busoni e Massimo Belli hanno tenuto a battesimo, inaugurando in grande stile la ventitreesima edizione delle Mattinate e Serate Musicali Internazionali 2023-2024, che comprende diciassette concerti il recente vincitore del Concorso Pianistico Internazionale Ferruccio Busoni di Bolzano, lo straordinario Arsenii Mun vincitore appena proclamato nella finale del tre settembre scorso della sessantaquattresima edizione del Concorso.

Oltre al Primo Premio, Arsenii Mun (qui fotografato da Anna Cerrato) ha vinto anche il Premio Arturo Benedetti Michelangeli e il Premio del Pubblico. Le iscrizioni al concorso erano oltre seicento. La collaborazione della Nuova Orchestra Ferruccio Busoni con questo concorso, considerato tra i più importanti al mondo, ha permesso negli anni scorsi di presentare a Trieste alcuni di questi eccezionali vincitori: Chloe Mun, Emanuel Ivanov, Ivan Krpan e Jae Hong Park solo per fare qualche nome.

Ora è il turno di Arsenii Mun, russo di San Pietroburgo, classe 1999, che “comunica un senso di poesia in musica sincero e unico” come ha scritto il Dallas magazine e, freschi d’ascolto, lo possiamo confermare corroborati nel giudizio dalla presenza in sala d’illustri pianisti come Massimo Gon e Reana De Luca.

Impegnato nel Concerto n.1 op.11 di Fryderyk Chopin nella versione per pianoforte e archi Arsenii Mun ha rivelato una capacità di suono eccezionale. Il suo è un pianismo vivido e brillante che si basa su una tecnica a tutta prova, capace di alternare il virtuosismo più elaborato e coinvolgente a un altrettanto coinvolgente legato che il giovane artista, ventiquattro anni soltanto e un’aria da ragazzino intimidito dalla vita, rivela nei passi di maggiore abbandono romantico, in cui la sensibilità chopiniana vibra come non mai.

La sua, comunque, non è stata un’esibizione da autoreferenziale, perché Massimo Belli gli ha offerto un’introduzione di grande fascino e ha saputo accompagnarlo con il suono ovattato della sua orchestra in un gioco di rimandi da pari a pari fra solista e prime parti in orchestra. Risultato non facile da raggiungere, che il pubblico – presenti numerose autorità comunali e non – ha molto gradito tanto da ottenere dal giovane Arsenii una Mazurca di Chopin come fuori programma.

Il concerto era iniziato con una Sinfonia di Andrea Luchesi, autore riscoperto da Massimo Belli e spesso riproposto nelle sue esibizioni e si è chiuso con la prima Sinfonia K16 di Mozart, scritta quando il Divino salisburghese aveva appena otto anni. Un piccolo gioiello che ha concluso nel migliore dei modi un concerto che ci ha permesso di apprezzare Arsenii Mun ovvero colui che dal 2019 si fregia del titolo di “Yamaha Artist”.

La gradevolezza della serata, una conversazione fra amici coordinata dall’inesauribile Belli, è stata assoluta. E ai saluti finali l’appuntamento è stato dato con un altro vincitore di concorso, Mattia Fusi, nato a Poggibonsi, in provincia di Siena nel 1997,

secondo premio e premio del pubblico alla ventitreesima edizione del Concorso Internazionale Johann Sebastian Bach di Lipsia. Il concerto è in programma domenica diciassette settembre alle venti e trenta all’Auditorium del Museo Revoltella,

in collaborazione con il Comune di Trieste, e con il contributo del Ministero della Cultura, Regione Friuli Venezia Giulia, Turismo FVG e Fondazione Benefica Kathleen Foreman Casali. E che buona musica sia!

Rino Alessi
(10 settembre 2023)

La locandina

Direttore Massimo Belli
Pianoforte Arsenii Mun
Nuova Orchestra da camera Ferruccio Busoni
Programma:
Fryderyk Chopin
Concerto n. 1 in Mi min. op. 11 per pianoforte e orchestra
Wolfgang Amadeus Mozart
Sinfonia n. 1 in mi bemolle maggiore K 16

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