Trieste: Luca Ciammarughi racconta Schubert

Dopo il primo incontro dedicato alle opere per pianoforte di Franz Schubert, il pianista, scrittore e divulgatore musicale Luca Ciammarughi ritorna all’auditorium del Museo Revoltella di Trieste con il secondo capitolo di una trilogia dedicata al compositore viennese.

Per la Società dei Concerti del capoluogo giuliano, in collaborazione con il Conservatorio Tartini per cui Ciammarughi ha recentemente tenuto un corso di storia dell’interpretazione pianistica, questo secondo appuntamento ha concentrato le attenzioni sulla produzione liederistica del genio che seppe innalzare, come non altri e prima di altri, questo genere a forma d’arte compiuta, maturando uno stile di scrittura ed interpretazione testuale di sconfinata sensibilità ed acume esegetico, ispirato dalla penna dei suoi poeti prediletti di diverso tempo e latitudine. Una parabola che inizia con Eschilo e si chiude con Heine, attraverso Petrarca, Shakespeare, Klopstock, Herder, Goethe, citando i più noti, senza trascurare i quasi ignoti Schober, Rückert, Stolberg, Müller, Rellstab, che costituiscono comunque una parte preponderante e fondamentale della poetica nella produzione liederistica del nostro, soprattutto all’interno dei suoi tre grandi cicli: Die Schöne Müllerin, Winterreise e Schwanengesang.

Con l’affabulazione che gli è propria, calando l’attento uditorio nelle vicende esistenziali del compositore morto troppo giovane, tra biografia ed aneddotica, cucendo i vari momenti di un programma composto da dodici liriche con riflessioni aperte e di facile comprensione, muovendosi tra storia, estetica, filosofia, analisi testuale ed esemplificazioni musicali, Ciammarughi ha condotto questa lectio con la competenza e la passione che lo contraddistinguono, dando valore e visibilità ai giovani cantanti del conservatorio triestino che hanno condiviso con lui il palcoscenico: il soprano Marina Santrač (An die Musik, Auf dem wasser zu singen, Ständchen), il soprano Martina Spessot (Du bist die Ruh, Gretchen am Spinnrade) il tenore Mirko Gregorinić (Gute Nacht, Estrarrung, Die Lindenbaum, Frühlingstraum, Leiermann) ed il baritono Milan Mladenov (Gefrorne Tränen, Der Doppelganger). Voci in formazione, studenti di cui si può certo ammirare l’impegno nell’esecuzione di questi non facili capolavori, pur le ingenuità a livello di pronuncia e talune incertezze nel portamento, ma di cui va certo fatto plauso per la passione “romantica” con cui hanno orientato le loro letture.

Nei loro timbri, in certi passaggi articolati e in diversi fraseggi, si è ben sentito il potenziale che potrà renderli interpreti di qualità. Una “Schubertiade” a tutti gli effetti, con giovani voci nel salotto Revoltella insieme nell’esecuzione di pagine immortali di colui che avrebbe potuto essere, a distanza di duecento anni, loro coetaneo, qui guidati da Luca Ciammarughi che pianisticamente si è dimostrato ancora una volta particolarmente attento nella resa degli affetti, in termini di dinamica e costrutti ritmico-armonici, nelle evidenze degli amorosi sensi che sussistono tra le trame musicali e poetiche intrecciate in un tutt’uno sublime.

Il prossimo appuntamento, a chiusura di un ciclo dedicato, è giovedì 1° febbraio alle ore 18 al Museo Revoltella di Trieste con “Franz Schubert raccontato da Luca Ciammarughi – La musica da camera”.

Alessio Screm
(18 gennaio 2024)

La locandina

Narrazione e pianoforte Luca Ciammarughi
Soprano Marina Santrač
Soprano Martina Spessot
Tenore Mirko Gregorinić
Baritono Milan Mladenov
Programma:
Franz Schubert
An die Musik
Auf dem wasser zu singen
Ständchen
Du bist die Ruh
Gretchen am Spinnrade
Gute Nacht
Estrarrung
Die Lindenbaum
Frühlingstraum
Leiermann
Gefrorne Tränen
Der Doppelganger

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