Il tenore inglese è un interprete di riferimento assoluto del repertorio cameristico vocale – e di quello di Britten in particolare – ormai da decenni, pur con quell’aspetto da eterno ragazzo che conserva e che non rivela i suoi quasi 58 anni.
Nella seconda parte Gatti ha saputo padroneggiare i tre stili diversi che Strauss descrive con la sua partitura: l’opera settecentesca, poi la commedia dell’arte e, infine, l’opera post wagneriana.
È avvolta nelle tenebre la nuova produzione scaligera de La Gioconda, melodramma in quattro atti di Amilcare Ponchielli su libretto di un certo Tobia Gorrio, al secolo Arrigo Boito.