Un “tutto Chopin” è già evento piuttosto raro, ma un “tutto Chopin” impaginato come ha fatto Lisiecki, oltre che raro è anche originale.
John Cage nel 1958 così scriveva…Non è questione dell’importanza di Satie. È che lui è indispensabile…
Purtroppo, Jacquelyne Wagner è stata anche la cosa più interessante di questa produzione. La regia di Robert Carsen è molto fascinosa, ambienta la vicenda in una Vienna anni ’30 in pieno Anschluss alla Germania nazista, ma non convince.