Recensioni dal Vivo (teatri e dintorni)

Salisburgo: Tito soccombe al perdono

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Nell’allestimento che apre il Festival di Pentecoste, il cui titolo è quest’anno “Tutto Mozart”, Robert Carsen si conferma in tutta la sua genialità, assestando al pubblico un salutare cazzotto nello stomaco, svegliandolo e costringendolo a pensare.

Nell’operazione portata in scena da Bellone, però, sembra che il pubblico italiano non abbia speranze di lasciarsi rapire dal gioco teatrale e che abbia per forza bisogno di ritrovare il film in ogni particolare.

Il capolavoro di Cilea  – tardoromantico per certi aspetti, verista per altri-– è un’opera che esige una compagnia di canto vocalmente agguerrita, duttile nel gestire l’alternarsi del canto spiegato con quello più elegiaco fino fino a raggiungere vertici di saturazione emotiva nel declamato.  

Carlo Ipata che con i suoi Auser Musici affronta nuovamente il compositore, dopo l’incisione del Catone del 2017, in un allestimento con la regia di Matteo Mazzoni.