Recensioni dal Vivo (teatri e dintorni)

Vicenza: Taborn e la nuova sintassi del pianoforte

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Protagonista della serata inaugurale, in un Teatro Olimpico gremito, è stato Craig Taborn e la scelta non avrebbe potuto essere più felice.

Il Bach proposto nella seconda sezione allaccia relazioni segrete con la precedente sezione, caratterizzata da musiche di compositori che si sono nutriti e interrogati sulla tecnica contrappuntistica del compositore barocco.

Le due partiture sono state affidate a Federico Maria Sardelli, sempre stilisticamente consapevole, propenso a tempi di nitida incisività e a colori ben stagliati. Una direzione elegante in Salieri e illuminante in Mozart, la sua, grazie anche all’ottima condizione dell’orchestra della Fenice.

Così il Teatro Opera di Roma, sottoposto a restauro durante la   la  pandemia, rialza il sipario per  accogliere la metà del pubblico ordinario, solo 500 spettatori debitamente distanziati. Al posto dell’annunciata produzione del Rake’s Progress di Igor Stravinski, mette in scena un nuovo allestimento del primo Singspiel mozartinano, prodotto in collaborazione col Circuito Lirico Lombardo  e dunque con un severo controllo  dei costi.