Rossini salvato da Verdi

Il maestro Luigi Verdi, titolare della cattedra di Composizione al Conservatorio di Santa Cecilia in Roma, musicologo e direttore d’orchestra, sopporta con umoristica rassegnazione il peso di un’omonimia tanto ingombrante.

Nella sua natia Bologna è inoltre Consigliere d’Arte dell’Accademia Filarmonica e Segretario del Centro Studi Farinelli, da lui co-fondato da una ventina d’anni fa.

Ai suoi meriti artistici e scientifici se n’è appena aggiunto uno civile: il recupero di una preziosa lettera autografa di Rossini, inviata il 28 aprile 1839 al Liceo musicale di Bologna (ente precursore dell’attuale Conservatorio “G.B. Martini”). O meglio: al Senatore di Bologna, che al Liceo Musicale sovrintendeva per conto del Governo pontificio e in tal veste aveva offerto al celebre compositore la carica di consulente onorario.

Questo l’umile incipit della sua accettazione: «Eccellenza, se col lungo studio, e con assiduo essercizio della musica sono riuscito a valere in essa qualche cosa […] ne debbo principalmente essere grato a questo Liceo». Il testo della missiva era infatti noto sin dal 1902, quando fu trovata per caso fra gli allegati agli Atti del Consiglio Comunale. Nel 1942 era stata riprodotta in facsimile entro un opuscolo pubblicato dall’allora Real Conservatorio; dopodiché nel dopoguerra se n’erano perse le tracce. Ed ora eccola riapparsa nelle mani fidate di una giovane carabiniera del nucleo Tutela Patrimonio Culturale [FOTO2], dalle quali è subito passata in esposizione alla sala 7 del Museo e Biblioteca internazionale della musica di Bologna, nella teca accanto ai due atti del Barbiere di Siviglia (1816).

A giugno era stata offerta all’asta da una nota casa antiquaria e filatelica milanese; un frenetico carteggio triangolare fra Basilea, Milano e Bologna ha permesso all’ultimo momento di bloccarne la vendita. Essendo ancora in corso l’indagine giudiziaria per l’ipotizzato reato di ricettazione, possiamo solo rivelare che il merito del salvataggio va equamente condiviso fra lo studioso rossiniano dottor Reto Müller, il maestro Verdi e la direttrice del Museo bolognese, la dottoressa Jenny Servino. Oltreché, naturalmente, dell’Arma nei secoli fedele e della Procura della Repubblica milanese.

In conferenza stampa il Sindaco Virginio Merola ha esternato la propria soddisfazione: «Qui Rossini ha passato la sua giovinezza e ha avuto i suoi conflitti. Ma qui, come è riconosciuto anche nella lettera, c’è stato il suo apporto nella cultura musicale. […]  Una bella storia a buon fine dovuta alla forte collaborazione tra i nostri uffici, i Carabinieri e il professore Verdi».

Carlo Vitali

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