Trieste: funziona bene Chicago al circo

Chicago è uno di quei musical che sono entrati dritti nella storia. Quel nero ostentato, che profuma di noir e ti stordisce a ritmo di jazz è un marchio di fabbrica che ne fa un successo da 27 anni ininterrottamente in scena a Broadway. La semplicità e il minimalismo in scena contrastano nettamente con la complessità delle coreografie e della storia.

L’Italia, da qualche mese, ha la possibilità di assistere a un allestimento coloratissimo, sontuoso e innovativo di questa storia di assassine, corruzione e ricerca di fama e notorietà ambientata nella Chicago degli anni ‘20.  Chiara Noschese ha pensato di ambientare la vicenda in un circo e l’idea funziona, adattandosi bene alle musiche di John Kandler, e al libretto di Fred Ebb.

È così che il pubblico ritrova Velma Kelly e Roxie Hart, i due personaggi che al cinema furono affidati alle abilità artistiche di Catherine Zeta Jones e Renée Zellweger. Due donne che hanno ucciso rispettivamente il marito e l’amante, e che sono pronte a tutto, con l’avvocato Billy Flynn, per venire giudicate non colpevoli e ritrovare non solo la libertà, ma anche il successo sul palcoscenico.

Il cast é quindi italiano, con la stessa Noschese che si è scelta il ruolo di Mama Morton, una carceriera facilmente corruttibile che conosce alla perfezione tutti i trucchi per mantenere viva l’attenzione sulle sue “ospiti”. Per questo ruolo, solitamente affidato ad artiste corpulente, la regista italiana si è “dotata” di qualche chilo in abbondanza, anche se, con la sua capacità di tenere la scena, è una scelta che avrebbe potuto trascurare, perché la sua Mama è perfetta senza dover essere oversize. Brian Boccuni è un Billy Flynn godibilissimo e Cristian Ruiz è un Amos adorabile, capace di sbalordire ma anche di far stringere il cuore del pubblico con la sua semplicità. Un ulteriore asso nella manica di questa produzione è Luca Giacomelli Ferrarini, figlio del soprano Alida Ferrarini che dalla madre ha probabilmente ereditato una voce da soprano che sbalordisce tutti. È lui a dare vita alla giornalista Mary Sunshine ovviamente en travesti. Giulia Sol interpreta invece Roxie con grinta, passione e tanto talento, che la rende perfetta sia nel canto che nel ballo oltre alla recitazione.

Stefania Rocca, invece, è una Velma bellissima, ottima nella parte recitata ma molto meno in quella cantata e ballata. Non è facile fare il musical, e avere un personaggio che richiede così tanto come Velma non è una passeggiata.

Tradotto in italiano, Chicago arranca un po’ in certi momenti anche da questo punto di vista, risultando a tratti sboccato inutilmente oppure troppo alla ricerca della rima perfetta laddove non è necessario.

Il risultato finale, grazie a un cast che ce la mette tutta per dare il massimo, è comunque un applauso sentito da parte del pubblico che, al Rossetti di Trieste, all’inizio non era partito con grande calore di fronte a uno spettacolo che si rivela davvero molto ricco soprattutto nei costumi. Certo, l’iconico Cell Block Tango passa quasi in sordina perché il personaggio che dovrebbe sovrastare tutti è invece assai debole, così come il finalone che dovrebbe vedere le due ballerine killer condividere il palco, ma come canta proprio Velma: “dovrebbe essere fatto da due protagoniste, altrimenti non funziona”, e la Sol, non può (e per copione non deve) fare tutto da sola.

Sara Del Sal
(11 novembre 2023)

La locandina

Direzione Musicale Andrea Calandrini
Regia Chiara Noschese
Coreografie Franco Miseria
Scene Lele Moreschi
Costumi Ivan Stefanutti
Disegno Fonico Armando Vertullo
Disegno Luci Francesco Vignati
     Personaggi e interpreti:
Velma Kelly Stefania Rocca
Roxie Hart Giulia Sol
Billy Flynn Brian Boccuni
Amos Hart Cristian Ruiz
Mama Morton Chiara Noschese
Mary Sunshine Luca Giacomelli Ferrarini

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